Benevento

Il giorno dopo una sconfitta è quello più importante. E' fondamentale reagire subito dal punto di vista mentale. Bisogna cancellare la delusione e prepararsi a tornare in campo con l'atteggiamento giusto. L'Italia ha vissuto il suo "giorno dopo" con qualche ora di relax per vedere parenti e amici. Domani ricomincerà la preparazione e prima di tutto lo staff tecnico dovrà fare “la conta” degli infortunati.

Non ci sarà Masi, uscito per un serio infortunio al tendine d'Achille. Il forte veterano azzurro dovrà essere sostituito. Brunel in queste ore sta decidendo chi dovrà attraversare la manica e raggiungere il gruppo azzurro. Il tecnico francese nel posto partita è stato chiaro: “La Francia ha meritato di vincere, ma la differenza tra le due squadre non è quella che dice il punteggio finale. E’ chiaro che l’assenza di Parisse per noi è importante, ma soprattutto credo che la gestione delle mischie abbia disequilibrato la partita. La Francia è vice-campione del mondo, favorita per il passaggio del turno e la vittoria del girone. Penso che, dal punto di vista dell’atteggiamento siamo stati alla loro altezza. Alla fine, il divario nel punteggio non esprime i valori del campo. Non voglio credere che da parte dell’arbitro vi fossero pregiudizi nei confronti di Castrogiovanni, ma contro il Galles aveva avuto quattro calci a favore in mischia ordinata mentre contro la Francia siamo stati penalizzati sei volte su nove su nostra introduzione, un qualcosa che ha fatto la differenza.”

La triste realtà è che in pochi si sono salvati. Tra loro c'è sicuramente Joshua Furno che qualche errore l'ha commesso ma è stato uno dei più positivi anche secondo la stampa internazionale. Ha lottato il talento scuola Ottopagine Rugby Benevento senza mai tirarsi indietro. Tra gli altri promossi ci sono il capitano di giornata Ghiraldini, l'autore della meta Venditti, Sarto e McLean. Discorso a parte va fatto per il mediano di mischia Gori che è stato aiutato poco dai compagni che troppo spesso sono rimasti fermi senza offrire soluzioni importanti al numero 9 che nell'occasione della meta ha sfoderato un grande assist.

Proprio la mancanza di movimenti e la lentezza nel gioco alla mano deve far riflettere Brunel. L'Italia non sa attaccare ed è sempre meno efficace quando ha il possesso dell'ovale. Proprio per questo nella partita col Canada potrebbe esserci qualche minuto in più per Carlo Canna che ha dimostrato sia nella fase di preparazione, sia quando è stato chiamato in causa, di avere le idee chiare e mani veloci per distribuire il gioco e dare manforte a Gori. Col Canada tra una settimana non si potrà sbagliare, altrimenti il mondiale da sogno stupendo potrebbe già diventare un vero e proprio incubo per tutto il movimento della palla ovale.

 

Michele Iacicco