Ariano Irpino

"Come organizzazioni sindacali abbiamo il dovere, nonché la titolarità, di fare chiarezza in merito alle vicissitudini della società Amu spa, consapevoli che ormai i confronti con questa società sono possibili solo sugli organi di stampa e non nelle sedi preposte.

Da tempo e ripetutamente stiamo cercando un confronto di merito, sia con la proprietà - il comune di Ariano Irpino - che con l’amministratore. Nonostante le reiterate richieste formali, non ci è mai stata data la
possibilità di un confronto dovuto, su tutti gli aspetti inerenti la società Amu."

E' lappello di Uil trasporti Av-Bn, Fit Cisl, Filt Cgil e Ugl a firma di G. Foglia E. Monetta C. Dello Russo L. Limone.

"Nel novembre 23 viene approvato, dal socio unico - il consiglio comunale di Ariano Irpino - un piano
senza nessuna consultazione preventiva con le organizzazioni Sindacali. Successivamente, come Cgl, Cisl, Uil e Ugl abbiamo effettuato innumerevoli richieste d’incontro, senza nessun esito e facendo volutamente venir meno quel confronto necessario e previsto dalle relazioni sindacali, propedeutico al coinvolgimento dei lavoratori nelle strategie e negli obiettivi aziendali, visto che sono in ballo anche le sorti dei lavoratori e delle loro famiglie.

Il nostro giudizio sul ricorso agli ammortizzatori sociali, da parte dell’Amu, resta negativo e non cambia per mancanza di elementi di chiarezza e di obiettività. Non serve declinare una crisi per poi convincersi che sia una reale condizione aziendale.

Da oltre un anno non vi è nessun confronto sindacale, né tanto meno una proposta, da parte aziendale,
d’incremento del servizio di trasporto pubblico, nemmeno sperimentale, solo soppressioni di corse. Il primo obiettivo dell’Amu deve essere la garanzia e l’ampliamento del servizio di trasporto pubblico e non la riduzione continua delle corse, che contribuisce a creare quell’ingorgo di auto che fa di Ariano Irpino, la
citta caotica e inquinata per eccellenza.

Si parla impropriamente di crisi finanziaria - conclude la nota - che costringe i lavoratori a fare sacrifici attraverso la decurtazione di parte dello stipendio con gli ammortizzatori sociali; quando poi si perdono somme di gran lunga superiori, determinate dalla cattiva gestione aziendale, per esempio, il perenne malfunzionamento dei parcometri e dei suoi scassettamenti.

Anziché paventare ritorsioni per lesa maestà, si faccia tesoro di anni di confronto sindacale, effettuato con le organizzazioni sindacali che ne hanno la piena legittimità, per ricercare insieme le giuste strade per un potenziamento di questo servizio essenziale, visti i finanziamenti ottenuti."