E’ di poche ore fa la notizia che gli uomini del commissariato di Torre Annunziata hanno identificato
uno degli autori del mancato agguato di una settimana fa, quando due killer travisati con caschi
integrali, senza alcuna remora o esitazione, hanno sparato tra la folla di bagnanti che trascorrevano un
tranquillo pomeriggio al mare, mentre sempre più serrata è la caccia al complice.
Giuseppe Raimondi, segretario generale provinciale partenopeo del sindacato di polizia Coisp, intervenuto sulla vicenda ha dichiarato:
“Le donne e gli uomini del commissariato di Torre Annunziata e della questura tutta, con un incredibile lavoro di investigazione e conoscenza del territorio, sono riusciti a ricostruire la vicenda e a assicurare alla giustizia uno dei due killer continuando nella caccia al complice. Risposta decisa che sancisce ancora una volta la presenza forte dello Stato e delle sue Istituzioni.
Il mio ringraziamento va ai colleghi che si sono distinti in questa operazione e a tutti gli appartenenti alla
polizia di stato che nonostante le scarse risorse in uomini e mezzi, assolvono il loro dovere
assicurando con grande spirito di sacrificio ed abnegazione questi scellerati malviventi alla giustizia,
sacrificando troppo spesso anche gli interessi personali e familiari.
Il questore di Napoli, poliziotto vero e molto vicino ai suoi uomini saprà ricompensarli per come meritano, avendo dato grande lustro, con il loro operato, alla nostra amministrazione.
Purtroppo - continua il sindacalista - stiamo pagando lo scotto di una mala gestio politica ventennale che ha causato la forte carenza organica in virtù della quale il territorio partenopeo conta un ammanco di circa mille poliziotti, ed è per questo motivo che tutti gli uffici lavorano in forte affanno, in modo particolare i commissariati distaccati che a fronte di territori vastissimi contano numeri sempre più risicati che mettono a rischio un efficace controllo del territorio.
Cosa gravissima – conclude Raimondi – è che una certa parte politica si ostini ancora a proporre amnistie, indulti, scarcerazioni di massa, ecc, tutte cose queste che non solo vanificano gli sforzi degli operatori di polizia, ma contribuiscono a minare le basi minime di sicurezza e legalità, i delinquenti devono scontare per intero la pena loro inflitta, in carcere!”