Monteforte Irpino

Due anni e due mesi dopo la sera del 28 luglio 2013, quando precipitò dal viadotto Acqualonga della A16 Napoli-Canosa  in cui morirono 40 persone, il gup del Tribunale di Avellino deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio per i 15 imputati indicati dai pm della Procura irpina. L'udienza preliminare si terrà giovedì 24 settembre nell'ex carcere borbonico di Avellino. Una location speciale per l'udienza visto il numero di persone coinvolte tra parsi lese e accusati, avvocati e testimoni.

Quindici gli imputati a vario titolo in un processo che vede coinvolti centinaia di persone legate alle 40 vittime di quel salto mortale e fatale da un cavalcavia di ben trenta metri: tra loro Gennaro Lametta, il titolare dell'azienda che noleggiò il bus accusato di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e falso in atto pubblico in concorso con due funzionari della Motorizzazione civile di Napoli, Vittorio Saulino e Antonietta Ceriola, che secondo la Procura avrebbero falsificato la pratica di revisione del bus pochi giorni dopo l'incidente. Avvisi di conclusione delle indagini anche per Giovanni Castellucci, ad di Autostrade per l'Italia, Riccardo Mollo, ex direttore generale, funzionari e dirigenti di Autostrade per l'Italia. 

Redazione