Benevento

(f.s.) Qualche anno fa descriveva così il ruolo in cui si trovava meglio: “Mi piace giocare come centrocampista esterno in un centrocampo a 5, anche se devo dire che non mi dispiace affatto fare il terzino destro nella difesa a 4”. Le circostanze hanno poi portato spesso Filippo Berra a dover interpretare un ruolo diverso, come quello di “braccetto” di destra in una difesa a 5 o addirittura come centrale difensivo, ma le origini gli ricordano continuamente che tipo di giocatore era nella Pro Vercelli, al Bari, al Pordenone. 

Nel 2018-19 in serie C con i “bianchi” della Pro Vercelli (dopo due campionati di B) ottenne i risultati migliori: 33 partite, 6 gol e 5 assist in campionato, un gol in Coppa Italia coi grandi (contro il Brescia), uno in quella di C. Un bel bottino, a dispetto di chi ne mette in dubbio le qualità tecniche. Terzino destro a Bari nel 4-3-1-2 di Vivarini, così come nel Pordenone di Attilio Tesser. Andava matto per Dani Alves e Caceres (“entrambi estremamente dinamici e propensi maggiormente alla fase offensiva...”), anche se si rivedeva maggiormente nell'ex Juventus,Lichsteiner (ora allenatore nelle giovanili del Basilea). 

Le scelte di Gaetano Auteri di varare una difesa a quattro lo riportano a qualche anno fa, dove conta di ripetere le gesta che lo fecero eccellere alla Pro Vercelli. Terzino destro in una difesa già di per sè ben munita (Meccariello, Capellini, Tosca, i giovani Viscardi, Avolio, Ciurleo, Veltri) e quella suggestiva fascia di capitano con cui ha esordito domenica scorsa nel primo test stagionale contro il San Giorgio del Sannio. Un attestato di stima nei confronti di un giocatore di grande efficacia e disponibilità. Un bell'inizio per uno dei migliori della passata stagione nelle file della strega.