Napoli

La sua unica "colpa" era quella di parlare con la sua ex: di fronte alla scena, un 17enne - con l'aiuto di alcuni complici - avrebbe accoltellato e ridotto in fin di vita un coetaneo. I fatti risalgono allo scorso 25 novembre.

La scena però è stata immortalata dai sistemi di videosorveglianza della Galleria Umberto I di Napoli: anche grazie a quelle immagini, oltre alla testimonianza della vittima, i carabinieri sono riusciti ad individuare i componenti del branco.

Il 17enne è stato dunque arrestato: stando a quanto ricostruito dagli investigatori, la gang si sarebbe resa responsabile anche di altri episodi di violenza, in particolare ai danni di un extracomunitario.

"Tu la devi solo guardare la mia ragazza", la frase minacciosa rivolta dal presunto aggressore al 17enne raggiunto da una serie di fendenti e ricoverato all'ospedale Vecchio Pellegrini. I medici gli hanno riscontrato una ferita all'emitorace destro, una nella regione dorsale sinistra e un'altra alla coscia sinistra. Ma è quella al fianco destro che ha destato maggiore preoccupazione: ha provocato infatti una lacerazione epatica e la circostanza spingerà a tenere in prognosi riservata la vittima fino al successivo 28 novembre, cioé per tre giorni.

L'arrestato, infine, dopo avere messo a segno il raid con i suoi giovani complici, ha rimosso il suo profilo dai social, con il chiaro intento di impedire la sua identificazione.