Via i gazeo dal Corso Vittorio Emanuele, arrivano gli alberi. Tanti alberi. Almeno uno ogni venti metri per ridare ad Avellino la sua galleria verde. Una vera e propria rivoluzione quella annunciata dall'assessore all'urbanistica Ugo Tommasone «Saranno rimossi i 12 gazebo, gli 8, cosiddetti “chiodi”, installati davanti ai bar e gli altri 4 presenti lungo il Corso. Andranno via tutte le sedute a cubo e le panchine. Dell’attuale arredo resteranno, solo le aiuole e i piccoli alberi». Lo ha detto il nuovo componente dell'esecutivo. Prevedibili e accese le polemiche. Di tutti. D'accordo e non con quanto sarà fatto nei prossimi mesi per un costo complessivo di 50mila euro. Solo per il trasloco delle strutture che potrebbero essere sistemate in perfieria.
Un’idea completamente diversa da quello che è ora il Corso e che Tomasone ha intenzione di realizzare nel più breve tempo possibile. Che sia chiaro: non sarà aperto nessun cantiere, ma saranno solo rimosse le strutture trasferite altrove e piantumati nuovi alberi.
Lo stesso Tommasone spiega come proprio gli alberi garantiranno continuità di fresco, idea e verde con viale Italia piazza della Libertà.
Via i chiodi tanto osteggiati dai proprietari e gestori di bar per struttura, costo e comodità. Sarà realizzato un nuovo regolamento con la sistemazione di soli ombrelloni bianchi con la struttura in legno e relativo arredo di colore uguale per tutti. Inoltre, i commercianti non dovranno pagare il doppio fitto per gazebo e suolo pubblico, ma solo il suolo pubblico.
Ma i gazebo andranno ad abbellire altre zone piazza Sturzo a San Tommaso, rione Aversa, parco “Palatucci”, Quattrograna Ovest, contrada Bagnoli, rione Parco, Bellizzi e Borgo Ferrovia.
Siep