Salerno

La battaglia contro l’abusivismo va fatta anche via social. Ne sono convinti gli artigiani associati a CNA Salerno e Confartigianato Salerno che hanno chiesto alla Polizia Postale di integrare il servizio già esistente per denunciare azioni illegali, includendo la possibilità di segnalare presunte attività abusive nel settore dell’acconciatura e dell’estetica.

Il punto è una delle sei proposte contenute nel documento che le due sigle che rappresentano parrucchieri ed estetiste hanno consegnato stamani nelle mani del vice Prefetto di Salerno, Clelia Ardone al termine di un flash mob effettuato sotto i portici di Palazzo Amendola a Salerno. Raccolte 150 firme, presenti tanti professionisti provenienti da tutta la provincia. CNA Salerno e Confartigianato hanno scelto di andare oltre la campagna di sensibilizzazione avviata dalle due Confederazioni a livello nazionale con il claim “Scegli la
legalità, tutela la tua salute, sostieni il lavoro: rivolgiti a professionisti qualificati” di organizzare un flash mob con parrucchieri ed estetiste in piazza Amendola al termine del quale, dopo che gli imprenditori hanno simbolicamente deposto le armi del mestiere, è stato chiesto un intervento concreto e diretto al massimo rappresentante del Governo nazionale sul territorio provinciale.

Il fenomeno dell'abusivismo  raggiunge un tasso di irregolarità del 27,6%, il più alto tra i vari settori, e significativamente superiore alla media nazionale del 14,4%. Il dossier consegnato alla Prefettura propone azioni mirate, dirette, concrete. Prima tra tutte un tavolo tecnico per monitorare l'abusivismo ed intervenire con azioni mirate volte all'emersione. La costituzione di un tavolo di lavoro permanente coordinato dalla Prefettura, le Forze dell’Ordine, Autorità locali e Associazioni di Categoria per monitorare l'andamento dell'abusivismo, discutere le problematiche emergenti e pianificare interventi coordinati.

Lo scopo del tavolo è rendere ogni azione intrapresa coordinata ed efficace creando una sinergia efficace tra tutti gli attori coinvolti evitando che le iniziative di contrasto all'illegalità rimbalzino da un'autorità all'altra a
causa della mancanza di un coordinamento congiunto.

"L’abusivismo nel settore della cura della persona  non solo danneggia economicamente i professionisti regolari, ma rappresenta anche un rischio per la salute dei cittadini - ha ribadito il presidente di CNA Salerno Lucio Ronca - è necessario un intervento più  eciso e coordinato per combattere efficacemente l’abusivismo. È una battaglia morale per la legalità. 

Il presidente di Confartigianato Salerno, Franco Risi, ha aggiunto: "La lotta contro l’abusivismo è un impegno imprescindibile. Coinvolgere attivamente la Polizia Postale per segnalare attività abusive sui social media è un'innovazione cruciale per allineare le strategie di contrasto alle moderne realtà digitali. Dobbiamo intervenire con fermezza e coordinazione per assicurare un mercato equo e sicuro per tutti. Confidiamo nel supporto delle autorità per attuare queste misure e tutelare professionisti e consumatori."

In merito alla redazione del documento di sintesi e all' intera organizzazione del flash mob contro l'abusivismo, Franca Maresca vice presidente di confartigianato ha tenuto a sottolineare: "Grazie alla sinergia con CNA, abbiamo redatto un documento d'azione attualizzato. La nostra collaborazione ci ha permesso di sviluppare strategie chiare per dotare i nostri artigiani degli strumenti necessari a tutelarsi. Continueremo a lavorare con determinazione per garantire un mercato giusto e regolamentato". 

Il  documento è una sintesi dei Centri Studi di CNA Salerno e Confartigianato ma prende spunto soprattutto delle sollecitazioni pervenute dalle tante imprese associate, nell'ultimo mese di lavoro. 

Per parrucchieri ed estetiste è fondamentale stabilire un canale di comunicazione diretto con Instagram e Facebook per facilitare la rimozione rapida dei profili abusivi segnalati.  Il documento propone anche di controlllare  le pratiche estetiche e/o medico estetiche effettuate presso strutture e da personale non specializzato, mentre dovrebbero essere eseguite esclusivamente in strutture specializzate e da operatori professionali qualificati. 

CNA e Confartigianato sono convinte che con  il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate, è possibile promuovere una maggiore consapevolezza sull'importanza di affidarsi solo a professionisti qualificati e in strutture adeguate. Gli associati delle due organizzazioni datoriali chiedono specifici interventi normativi anche per vietare  la vendita di prodotti e macchinari professionali a “Non Professionisti”.  Molti negozi, agenti di commercio e aziende vendono questi articoli a persone che non possiedono una partita IVA né un esercizio regolare con una qualifica professionale. Questa pratica alimenta l'economia sommersa e l'abusivismo, danneggiando sia i professionisti qualificati sia la sicurezza dei consumatori.

L’alternativa a tutto questo, come hanno concluso nel documento gli artigiani, sarà un’inevitabile rivoluzione normativa che preveda la legalizzazione delle attività a domicilio e porta a porta attraverso interventi autorizzativi speciali al fine di poter controllare tutti e regolarizzare i regimi contributivi di tutti " perchè oggi il rischio è che chi è in regola è assoggettato a controlli estenuanti e chi vive nel sommerso lavora in libertà senza alcuna regola e vincolo e accumula ricchezza a danno di chi paga le tasse", la chiosa del segretario provinciale di Cna Salerno, Simona Paolillo.