Avellino

Come dovranno sentirsi gli ex assessori della giunta Festa che sono stati campioni di preferenze alle elezioni e hanno determinato la vittoria della Nargi? Di sicuro delusi, ma anche preoccupati. E spieghiamo perché.

La delusione è scontata per via del fatto che ora la sindaca va verso un esecutivo tutto tecnico dopo aver chiesto ai cittadini avellinesi un voto nel segno della continuità. E, loro, gli ex assessori sono stati tutti premiati in maniera forte dal consenso dei cittadini: da Negrone a Mazza, da Genovese a Giacobbe. La città ha promosso il loro lavoro, non c'è dubbio: la democrazia è questa.

Ora, però, si cambia registro: avete capito male, cari avellinesi. La Nargi ha scelto per la nuova squadra di governo la linea della discontinuità, rinnegando tutti i discorsi fatti in campagna elettorale. Ma per quale motivo? Non certo per la complessità dei problemi che ha di fronte, chi lo dice mente sapendo di mentire. Del resto chi meglio degli ex assessori conosce i progetti avviati e le problematiche che ha affrontato in ogni suo settore in questi ultimi cinque anni?

Allora, chi ha suggerito alla Nargi di svoltare all'improvviso, lasciando a piedi tutti i suoi alleati che hanno contribuito in maniera determinante a farla diventare la prima sindaca donna della storia della città di Avellino? Una inversione a U che lascia spazio a pettegolezzi e indiscrezioni. Ha parlato con il Procuratore Airoma? Non crediamo sia possibile. Ha sentore di qualche nuovo sviluppo nelle indagini? Ecco, da qui potrebbe nascere la preoccupazione per gli ex assessori della giunta Festa, di cui - inutile ricordarlo – faceva parte anche la Nargi come vicesindaca raggiunta da un avviso di garanzia con accuse piuttosto pesanti. Loro, gli ex assessori, non sono stati mai indagati, perché devono farsi da parte, di cosa dovrebbero pentirsi: c'è una motivazione giudiziaria?

Ecco a questi interrogativi ci dovrebbero essere delle risposte convincenti, che – probabilmente - non arriveranno mai. Ma di sicuro si parte male. E con questi chiari di luna la Nargi si avventura in una nuova legislatura con una maggioranza che politicamente potrebbe rivelarsi debole e diventare all'improvviso come una nave alla deriva che imbarca acqua proprio nella postazione di comando.