“All’avvocato Sorrentino, divulgatrice quest’oggi di una nota riconducibile a chi è affetto da un delirio di decadenza, chiariamo che Forza Italia ha lasciato libertà di coscienza ai rappresentanti dei Comuni afferenti alla Comunità Montana Titerno - Tammaro. Conserviamo in queste circostanze la medesima impostazione indicata anche mesi addietro in seno al Consorzio d’Ambito B2. Forza Italia, negli enti strumentali, lascia libertà di strategia ai sindaci o loro rappresentanti. Non ci appartengono logiche becere” così in una nota a sua firma il Consigliere provinciale nonché dirigente di Forza Italia, Vincenzo Fuschini – “Ci rendiamo conto che questo stile rispettoso delle sensibilità dei dirigenti di partito appare incomprensibile a chi milita in un’associazione locale pseudo-politica organizzata al solo fine di soddisfare i desiderata della famiglia del “nobile decaduto”, dove ogni forma di dialogo è soffocata dal delirio e dalle ambizioni infinite e imbarazzanti di chi soffre la propria marginalità politica nei livelli regionali e nazionali. Suggeriamo all’avv. Sorrentino di tranquillizzare il suo ex leader di Ceppaloni, in preda alla preoccupazione di arginare ulteriori fughe dai recinti ormai divelti dell’associazione locale di stampo familiare denominata Noi di Centro, che Forza Italia è alternativa al PD, a De Luca, a Del Basso De Caro e alle altre componenti di sinistra. Forse sarebbe il caso che l’avv. Sorrentino precisasse con chiarezza la collocazione della sua associazione nel panorama politico, essendo il suo ex leader (che ridicolmente o tristemente si autodefinisce segretario politico nazionale di Noi di Centro) avvezzo alla libera migrazione dal centro-destra al centro-sinistra nella logica del posto alla moglie. Forza Italia nel Sannio ha una posizione chiara: sempre dalla parte dei cittadini e mai dediti a piazzare mogli o figli nelle istituzioni a discapito della propria classe dirigente e dei cittadini nauseati” ha concluso Fuschini.
Fuschini (FI): "Sorrentino? Diffonde deliri di decadenza"
"Noi lasciamo libertà di coscienza. E' uno stile incomprensibile ai mastelliani, ci rendiamo conto"
Redazione Ottopagine