“Olivier Francois, Ceo di Fiat, ha ospitato "Smiling to the future", l’evento organizzato per celebrare il 125° anniversario di Foat presso lo storico edificio del Lingotto e hanno tenuto i discorsi di apertura John Elkann, Presidente di Stellantis, e Carlos Tavares, Ceo di Stellantis”.
Lo riferisce il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera che su gradito invito ha preso parte alla Kermesse.
“Introducendo i lavori il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha ricordato quanto l’azienda Fiat sia stata presente nella vita dell’Italia e degli italiani.
L’Ad Fiat ha fornito nuove anticipazioni sui progetti futuri: inaugurando la nuova ‘Casa Foat’ alla Pinacoteca Agnelli è avvenuta la presentazione ufficiale di Fiat Grande Panda. E’ stata data - prosegue Spera - qualche anticipazione sui futuri modelli che la principale casa automobilistica italiana lancerà nei prossimi anni: dovrebbe arrivare sul mercato anche la nuova 500 ibrida che sarà prodotta presso lo stabilimento Stellantis di Mirafiori per aumentare la produzione nella fabbrica e cosa importante, il suo debutto potrebbe essere addirittura anticipato al 2025.
La strategia ‘Dare Forward 2030’ di Stellantis prevede un investimento di oltre 50 miliardi di euro nell’elettrificazione che riguarderà i prossimi dieci anni.
Saremo sempre vicini a sostenere l’impresa che ha fondato l’industria italiana e tutti - aggiunge Spera - abbiamo responsabilità sociale del rilancio dell’auto italiana dove ora è il momento delle scelte e delle responsabilità.
La cerimonia odierna è stata un evento importante per il nostro marchio Made in Italy - conclude Spera –: possiamo congratularci con i vertici Stellantis, oggi hanno fornito importanti anticipazioni sul futuro del brand, auspicando che tutti gli stabilimenti automobilistici italiani continueranno ad avere un ruolo di primo piano.
Fiat in Italia significa anche un indotto di migliaia di posti di lavoro fatto di piccole imprese, una realtà che va oggi assolutamente salvato perché ne và a colpire tutto il sistema economico italiano