Benevento

Nel calcio, in questi giorni, non si parla d'altro che di atleti giovani che hanno bruciato le tappe del successo. L'icona del momento è Lamine Yamal, padre marocchino, madre guineana, passaporto spagnolo, che compirà 17 anni tra due giorni, il 13 luglio. E' lui la stella degli Europei, anche se, pensate un po', da minorenne, per le leggi della Germania, non potrebbe giocare dopo le 23. 

Non corre questo rischio Manuel Esposito, portierino giallorosso nato nello splendore della costiera amalfitana (Minori) nel 2005, che è diventato maggiorenne a febbraio. Se c'è un ruolo che richiede tanta esperienza è quella del portiere, ma Manuel tra i pali sembra già un veterano consumato. 

Dopo la trafila nelle squadre giovanili giallorosse, lo scorso anno accettò di andare in prestito al Campobasso. Scelta felice, non solo perchè in D c'è l'obbligo di schierare gli under (l'anno scorso erano 4, quest'anno passano a tre: un 2004, un 2005, un 2006), ma perchè in Molise ha trovato l'ambiente ideale per fare il salto di qualità. Un intero campionato da titolare è un'esperienza formativa che non ha eguali: 34 partite (su 34) in D, 5 (su 5) nella poule scudetto, 3 in Coppa Italia. Totale 42 presenze nella stagione culminata con la promozione in serie C dei molisani e nella conquista dello scudetto dilettanti. 

Delle sue doti nel Sannio si erano già accorti in tanti: a dicembre del 2022 fu convocato a Coverciano per uno stage dal Coordinatore dell'Area Portieri Nazionali Gaetano Petrelli (ex giallorosso, faceva parte dello staff tecnico di Inzaghi). Nell'anno orribile della retrocessione dalla B, Cannavaro lo chiamò due volte in panchina in partite di campionato, a Cosenza e a Parma. Come dire che su di lui hanno scommesso in tanti e ora il “ragazzo della costiera” ha la possibilità di farsi conoscere anche da Gaetano Auteri. Può rimanere in giallorosso, ma anche partire di nuovo per il Molise. Il Campobasso rinnoverebbe volentieri il prestito e ripartirebbe da lui in serie C. Sarebbe un ulteriore opportunità di crescita e di confronto col mondo professionistico. Qualunque decisione fosse presa sarebbe quella giusta: anche rimanere in giallorosso non sarebbe male e nel caso avrebbe di certo la possibilità di mettersi in mostra. La strada in fondo è tracciata e nell'anno che esalta sempre di più i giovani, ce n'è uno a Benevento che ha tutte le buone intenzioni per bruciare le tappe e di dimostrare che oggi anche i portieri sanno crescere in fretta.