Salerno

“L’associazione Cittadino Sudd è nata nel 2019 per contrastare il progetto dell’ Autonomia differenziata, oggi purtroppo legge dello stato, che va ora contrastata con il referendum abrogativo e promuovendo una svolta riformista nel segno del Mezzogiorno, ridando alla politica la passione, il merito e la partecipazione che negli ultimi anni ha progressivamente smarrito. Per farlo c’è bisogno di uno sforzo unitario di tutti i movimenti di opinione che solo un grande partito può guidare. La segreteria di Elly Schlein ci ha convinti che il Pd è maturo per guidare una fase nuova, di rigenerazione e rinascita democratica e candidarsi a diventare l’alternativa alle destre. A questo progetto la mia associazione porta in dote, con la passione dei suoi aderenti, la proposta dell’Unità democratica Mediterranea“.

Lo dichiara Federico Conte, ex parlamentare di Articolo Uno, presidente dell’associazione Cittadino Sudd, che terrà un’assemblea pubblica il prossimo 12 luglio, alle ore 18.30, a Salerno, negli spazi del Salone Moka. “Unità democratica per l’Italia Mediterranea”, è il nome dell’iniziativa, a cui parteciperanno iscritti e militanti dell’associazione che, in questi anni, ha fatto un lavoro intenso per rimettere al centro del dibattito politico il rilancio della nuova questione meridionale, sulla quale ricostruire l’unità del Paese, messa in discussione dall’autonomia differenziata e dal Premierato, per portare il Sud del Paese in Europa e l’Europa nel Mediterraneo, il mare nostrum, luogo antico di civiltà e ricchezza, che oggi tocca ma non unisce tre continenti - l’Europa, L’Asia e l’Africa - , la cui integrazione e dovrebbe, invece, rappresentare l' asse geopolitico per metterla al centro di un nuovo equilibrio mondiale.

“La centralità del Mezzogiorno nella nuova Europa – dice ancora Conte – è un punto cruciale delle politiche del futuro. In coerenza con l'azione svolta, Cittadino Sudd ha avviato un processo di adesione al Pd per concorrere alla svolta politica avviata da Elly Schlein, che è decisiva per la realizzazione di un modello organizzativo inclusivo e unitario, che assume per noi un valore particolare e decisivo: è la prima volta nella storia del partito che la lotta all'autonomia differenziata diventa una opzione centrale, per la quale era stata costituita la nostra associazione".