Benevento

Tre anni, contro i 4 chiesti dalm Pm,  ed il risarcimento dei danni alla parte civile. E' la condanna con rito abbreviato del gup Vincenzo Landolfi, dopo aver riqualificato l'accusa di violenza sessuale aggravata in quella di atti sessuali con minori, per G. F., il 26enne di Benevento arrestato dalla Squadra mobile il 6 settembre 2023- è ai domiciliari - per violenza sessuale su un 13enne.

Difeso dall'avvocato Vincenzo Sguera, il giovane, che una perizia psichiatrica, affidata al dottore Paolo Cavalli durante l'incidente probatorio, ha definito seminfermo di mente, è stato riconosciuto responsabile di un episodio accaduto nell'abitazione della vittima, parte civile con l'avvocato Antonio Leone.

Secondo gli inquirenti, il 13enne avrebbe aperto la porta dopo aver sentito dei rumori e lui si sarebbe introdotto nell'appartamento in cui il minore era da solo. Una volta all'interno, avrebbe spinto il ragazzo in camera da letto e, poi, sul letto, dicendogli che, se non si fosse spogliato, gli sarebbe successo qualcosa. A quel punto, l'allora 25enne lo avrebbe costretto a toccargli le parte intime, quindi avrebbe fatto altrettanto con le sue. A dare l'allarme era stata la nonna del 13enne quando era rincasata.

Durante l'udienza di convalida con il gip Loredana Camerlengo, il 25enne aveva respinto ogni addebito, affermando di non aver sfiorato il 13enne e di non averlo costretto a fare qualcosa. Aveva sostenuto di di aver bussato a quell'abitazione e di essere entrato perchè era in anticipo rispetto all'orario dell'appuntamento che aveva con il minore, ed altri amici, per uscire tutti insieme. Inoltre, aveva precisato che la nonna era rientrata e si era trovato di fronte il nipote in mutande. Lui, che l'accusa indica come intento a rivestirsi, era andato via dopo aver infilato le scarpe che aveva tolto in precedenza perchè in rapporti di confidenza con il 13enne, che conosce da sempre.