Durante i controlli per il contrasto allo sversamento illecito dei rifiuti e per il monitoraggio del rischio incendi, grazie ad una segnalazione pervenuta presso l'Unità tutela ambientale, gli agenti sono intervenuti nel quartiere Chiaiano in un complesso residenziale, dove un settantanovenne napoletano stava utilizzando un garage, posto al piano seminterrato di un fabbricato di proprietà della sua famiglia, per accumulare grosse quantità di abiti usati, utilizzando anche un vialetto condominiale attiguo all’abitazione.
Il mercato degli abiti usati è al centro delle attività di repressione dei reati ambientali e prevenzione del rischio incendio. Durante gli accertamenti effettuati il conduttore dell’attività illecita è stato sorpreso a sistemare grossi sacchi di abiti all’interno del box e non è stato in grado di fornire alcun titolo autorizzativo rispetto alla provenienza ed il commercio dei capi d’abbigliamento che, considerato lo stato e le emissioni maleodoranti apparivano non igienizzati e non sanificati.
Si è poi accertato che l’uomo, già noto alle forze dell’ordine con precedenti penali quali sfruttamento della prostituzione e furto in abitazione, acquistava gli abiti da chi li preleva illecitamente dai contenitori di abiti usati sul territorio cittadino. Si è accertato, inoltre, che il mercato utilizzato dall’uomo per la vendita degli indumenti seguiva l’asse Italia/Ucraina e lo stesso ha giustificato l’enorme accumulo rinvenuto riferendo che le filiere internazionali di vendita degli indumenti sono ferme a causa della guerra.
Il locale ispezionato, con una superficie di circa 100 mq, privo di punti di areazione e di dispositivi antincendio conteneva circa 200 metri cubi di rifiuti costituiti da abiti usati e dismessi, è stato sequestrato insieme ai prodotti all'interno.
Nello stesso stabile i caschi bianchi hanno trovato un'auto che, dalle successive verifiche, è risultata rubata.