Sii sono concluse le procedure di pulizia dalla posidonia spiaggiata degli arenili dell’area del lido Azzurro e della “Marina” ad Agropoli. Le stesse hanno previsto, come avviene ormai da alcuni anni, la vagliatura e quindi il riaffondamento a mare.
"La salubrità del nostro ambiente marino si misura anche con la presenza della posidonia oceanica. Risorsa e non rifiuto, è una pianta acquatica di grande valore ecologico, endemica del Mediterraneo, produce ossigeno come un vero e proprio polmone blu del nostro mare oltre ad offrire cibo e rifugio a numerose specie di flora e fauna. La sua presenza però a volte comporta accumuli fastidiosi alla balneazione e alla fruizione degli arenili. Si tratta di un fenomeno che ha carattere ciclico nel tempo per cui, ogni anno, si rende necessario replicare, prima dell’arrivo dell’estate, gli interventi finalizzati alla sua rimozione", ricorda il Comune di Agropoli.
Grazie alla Legge Salvamare, già dal 2022 Agropoli, tra i primi comuni italiani, ha deciso di portare avanti, con un progetto pilota che è stato emulato da altri comuni, un processo che si è rivelato vincente: la vagliatura meccanica, l’accurata analisi, la rimozione della sabbia, la pulizia dai rifiuti presenti, il trasporto in mare. Il punto scelto per la re-immissione non è casuale, si tratta infatti di un’area specifica del fondale, dove le correnti presenti nel periodo caldo non porteranno in superficie o di nuovo a riva gli accumuli affondati.
Così il primo cittadino, Roberto Mutalipassi: «Abbiamo provveduto alla pulizia delle spiagge dalla posidonia in modo da farle trovare pronte per i nostri concittadini come per gli ospiti che ogni anno numerosi scelgono la nostra città per le proprie vacanze».
«Abbiamo risolto un problema annoso e spinoso con grande coraggio e senso di responsabilità ripagati dal risultato di aver reso le nostre spiagge salubri e godibili – dichiara l’assessore Giuseppe Di Filippo, che aggiunge: abbiamo dato il via con serenità alla stagione balneare sulle nostre coste, sempre più pulite, fruibili e amate da turisti e cittadini».