Benevento

Ciclo interrotto bruscamente sei anni fa, era il 2018, quando un incendio, probabilmente doloso, distrusse gran parte dell'impianto Stir di Casalduni. Dopo sei lunghi anni, costellati da incontri, prese di posizione, scontri, piani e annunci, sembra che finalmente i rifiuti in provincia di Benevento possano essere trattati nel Sannio.

Dal giorno dell'incendio, infatti, tutti i comuni hanno dovuto provvedere a trasportare l'immondizia sannita negli impianti di Tufino e altri in provincia di Caserta con un aggravio di costi per i cittadini.

Ora invece, grazie a oltre 43milioni di euro stanziati dalla Regione, lo Stir di Casalduni sarà riattivato, non prima della rimozione dell'immondizia combusta e non presente nel sito e i lavori di ammodernamento e ampliamento della struttura che ospiterà anche un centro di trasferenza di rifiuti e un digestore anaerobico.

Mercoledì riunione a Napoli con il vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola per fare il punto tecnico e organizzativo dell'imponente operazione di ripristino dell'impianto, unico in provincia di Benevento, che con la discarica di Sant'Arcangelo Trimonte riceverà i rifiuti prodotti nel beneventano. Opere che dovrebbero essere eseguite, a cominciare dalla stazione di trasferenza, entro il 2025.
 

LA PRESENTAZIONE

Stamani nella sala consiliare della Provincia di Benevento sono stati snocciolate le tappe e i termini dei lavori che verranno eseguiti grazie all'accordo di collaborazione istituzionale tra Regione Campania, Provincia di Benevento, Ente d’Ambito di Benevento, e le Società per i ciclo rifiuti Samte srl e Sap.Na. spa per la realizzazione dell'impianto di trattamento della frazione organica nell'area STIR di Casalduni e gli interventi funzionali alla messa in esercizio dell’impianto di discarica di Sant’Arcangelo Trimonte.

Hanno preso parte ai lavori: il presidente della Provincia Nino Lombardi, il vicepresidente dell’Ente d’Ambito Rossano Insogna, il consigliere provinciale delegato alla gestione rifiuti Umberto Panunzio, l’assessore comunale all’ambiente Alessandro Rosa, l’amministratore Unico della Samte, Società partecipata della Provincia, Domenico Mauro e l' amministratore Unico della Società Asia di gestione del ciclo rifiuti nel capoluogo Benevento, Domenico Madaro e il dirigente della Provincia Nicola Boccalone con il vicepresidente della Provincia Alfonso Ciervo.

IL PIANO

Accordo che mobilita complessivamente sul territorio sannita oltre 43 milioni di euro, a valere sul Bilancio regionale.

A snocciolare il piano è stato il presidente Lombardi: “Con il conseguimento del ritorno “in bonis” della Società partecipata Samte, altri risultati importanti, d’intesa con la Regione Campania, sono stati conseguiti, anche con l’intervento della stessa Samte: la messa in sicurezza di discariche “post mortem” e la rimozione delle migliaia di tonnellate di rifiuti tal quale depositati da decenni a Toppa Infuocata nel territorio di Fragneto Monforte per essere avviati allo smaltimento nel Nord Europa". 

L’Accordo Istituzionale, promosso dalla Regione, riattiva lo Stir di Casalduni, dei conferimenti nella discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (lotto 2) e di realizzazione, sempre a Casalduni, di un biodigestore anaerobico e di una stazione di trasferenza.

"La Regione - ha spiegato Lombardi -, che ha il potere dì intervenire sulla gestione, ha con un proprio provvedimento dello scorso mese di maggio, promosso la riattivazione dello Stir di Casalduni e della discarica di Sant'Arcangelo Trimonte: gli interventi verranno eseguiti dalla Sapna, la Società gestisce il ciclo rifiuti nell’area partenopea con la collaborazione di Samte, della Provincia e dell’Ente d’Ambito. Con l’Accordo, a regime, i 78 Comuni sanniti non dovranno più farsi carico dei trasferimenti fuori sede. La Regione, peraltro, finanzia gli interventi. L’Accordo infatti prevede che la titolarità delle operazioni è assunta da Palazzo Santa Lucia. L’articolo 3 infatti stabilisce che la Regione si impegna, in qualità di soggetto attuatore, a finanziare e dare corso agli interventi correlati al servizio di:
-rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti abbancati presso lo Stir di Casalduni;
-realizzazione, nell’area Stir di Casalduni, dell’impianto di trattamento della frazione organica da raccolta differenziata prodotta nei comuni della provincia di Benevento, con tecnologia anaerobica e con una capacità complessiva di 27.000 tonnellate annue;
-alla rifunzionalizzazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico e di realizzazione di una stazione di trasferenza, che, si ritiene importante sottolineare, proprio la Provincia ha richiesto con forza quale asse prioritario strategico.
Inoltre la Sapna rimuoverà le 12mila tonnellate di rifiuti andati a fuoco ed ancora abbancati nello Stir dal 2018, e nella esecuzione di interventi finalizzati alla riattivazione dell’invaso di Sant’Arcangelo Trimonte.

La Samte fornisce risorse umane e supporto tecnico per il successo della Accordo. Si stima che la rimozione dei rifiuti accatastati a Casalduni potrà essere completata entro 5 mesi dall’avvio operativo, dunque presumibilmente nei primi mesi del 2025. Da quel momento, scatterà il cronoprogramma dei nuovi interventi impiantistici: i lavori saranno realizzati con scadenze intermedie: la prima avrà a oggetto la realizzazione della stazione di trasferenza; la seconda le opere di rifunzionalizzazione dello Stir; la terza le opere relative all’impianto di digestione anaerobica.

La Regione si impegna inoltre a garantire lo svolgimento della procedura per l’affidamento dei lavori necessari alla riapertura e alla messa in esercizio del lotto 2 della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte".

Il numnero uno della Rocca ha anche evidenziato come "l'accordo costituisca per la Provincia di Benevento una svolta di rilievo e di valore strategico per la normalizzazione ed il rilancio del ciclo gestionale dei rifiuti nel Sannio: si conseguiranno infatti significativi risultati di ottimizzazione dei costi e si consentirà ai cittadini di cogliere appieno gli effetti di un servizio efficiente ed efficace in linea con la matura consapevolezza, mostrata in questi anni dalla stragrande maggioranza della popolazione, circa la necessità di praticare e sostenere la raccolta differenziata su tutto il territorio".

Le reazioni

L’Amministratore Unico Samte Mauro, nel ricordare che è ancora vigente la procedura dio infrazione europea per la gestione dei rifiuti,  ha sottolineato dal canto suo l’impegno posto in campo dalla Samte per la sottoscrizione dell’Accordo istituzionale che costituisce certamente un atto rilevante per contribuire a ridurre l’importo della infrazione europea. Mauro ha ricordato che già in data 4 luglio la Società partecipata, nel contesto dell’intesa, ha predisposto gli atti relativi alla messa in sicurezza della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte ed ha già assegnato alla Sapna sei unità del proprio personale al fine di cooperare alla rimozione dei rifiuti ancora abbancati a Casalduni. Ha quindi ricordato tutti i provvedimenti e i lavori svolti per la messa in sicurezza delle discariche “post mortem” e per la liberazione del sito di Toppa Infuocata.

"Si intravede finalmente la luce in fondo al tunnel per la gestione rifiuti - ha rimarcato il consigliere provinciale con delega ai Rifiuti, Pannunzio -, grazie a questa intesa interistituzionale tra Enti locali e Regione Campania. Il Consigliere ha quindi sollecitato le procedure di richiesta alla Regione della compensazione dei costi di gestione delle discariche “poste mortem”.
Il vicepresidente dell’Ente d’Ambito, Rossano Insogna ha comunicato che si è ormai giunti alla meta per quanto riguarda il Piano Industriale dell’Ente d’Ambito. Tale atto, insieme all’Accordo autorizza a sostenere che abbiamo ormai alle spalle il periodo più nero per la gestione del ciclo rifiuti nel Sannio. La cooperazione istituzionale tra gli Enti e la Regione ha realizzato, così ha concluso Insogna, un importantissimo risultato per il territorio sannita.

L’Amministratore Unico di Asia Madaro, nel ricordare la lunga gestazione di questo Accordo, lo ha definito importante perché il territorio sannita paga la mancanza di impiantistica per il trattamento. L’Asia è soddisfatta del protocollo tra gli Enti ed ha annunciato di contribuire al superamento delle attuali criticità consegnando entro il prossimo anno impianti funzionanti evitando così che i camion dell’Asia trasportino in giro migliaia di tonnellate di rifiuti.

Il Dirigente della Provincia Nicola Boccalone ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto per il ritorno “in bonis” della Samte anche al fine di salvaguardare i profili occupazionali.

L’Assessore comunale Rosa, nel ricordare come il Comune capoluogo abbia cooperato per la stesura dell’Intesa, si è complimentato per l’Accordo raggiunto e sottoscritto da tutti gli attori a dimostrazione dell’importanza e del valore della cooperazione tra le Istituzioni per affrontare e risolvere i problemi e le criticità del territorio. L’Assessore ha quindi ricordati i progetti in corso a valere sui fondi del PNRR per il potenziamento e l’efficientamento del servizio rifiuti nel capoluogo.