Baiano

di Paola Iandolo

Un 36enne del Mandamento- Baianese è stato condannato dalla Corte dei Conti della Regione Toscana, al pagamento della somma dicirca 4500euro. Somma da destinare in favore del Ministero dell’Istruzione e del Merito, a titolo di danno da indebita percezione di risorse pubbliche sulla base di titoli falsamente dichiarati.

La ricostruzione

Per diventare “collaboratore scolastico” il 36enne aveva infatti dichiarato titoli e servizio in realtà mai ottenuti e sostenuti. Il procedimento davanti ai magistrati contabili trae origine dall’ atto di citazione depositato in data 29 novembre 2023 con cui la Procura regionale conveniva in giudizio il 36enne chiedendone la condanna al pagamento a favore del Ministero dell’Istruzione. Ad eseguire le indagini la Guardia di Finanza della Compagnia di Arezzo che informava la Procura regionale delle indagini in corso in materia di false attestazioni presentate da alcuni candidati al bando triennale volto all’ottenimento delle supplenze del personale A.T.A. di III fascia (collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e assistenti tecnici). Nel corso dell’istruttoria è stato accertato che il 36enne irpino aveva presentato la “domanda di inserimento” nelle graduatorie per il triennio scolastico 2014/2017 e nell’ ottobre 2017, la “domanda di conferma/aggiornamento” per il triennio scolastico 2017/2019 presso un istituto di Arezzo, indicando – per quanto qui di rilievo – quale titolo d’accesso per la categoria di “collaboratore scolastico” il diploma di qualifica professionale di “operatore di servizi della ristorazione”, conseguito nell’a.s. 2011/2012 presso un Istituto mandamentale. Inoltre indicava divers titoli di servizio scolastico quale “assistente amministrativo”, utili ai fini del punteggio, tutti svolti presso istituti non statali ottenendo il punteggio di “15,35” che gli consentiva di collocarsi nella graduatoria al 277° posto per il profilo di collaboratore scolastico.

L'anomalia

Ma una volta assunto il 26 settembre del 2018 come collaboratore scolastico supplente per 36 ore settimanali di servizio fino al termine delle attività didattiche (30 giugno 2019) nell’istituto di Arezzo, sono emerse le prime anomalie. Da una prima verifica in merito ai titoli di servizio l’Inps di Arezzo comunicava l’inesistenza dei periodi contributivi dichiarati e la risoluzione del rapporto di lavoro del convenuto, con il riconoscimento del solo trattamento economico ma non giuridico per le prestazioni effettuate, quale conseguenza della rettifica del punteggio in presenza di false dichiarazioni di titoli di servizio, seguito dell’esclusione dalle graduatorie per il profilo.