"C'è una battaglia, quella che riguarda l'autonomia differenziata, rispetto alla quale sapete qual è la nostra posizione. Noi dobbiamo avere un'altra linea, che è quella che segue la Regione da sempre. La nostra linea è burocrazia zero, cioè stiamo spiegando, anche agli amici del Nord, che la nostra battaglia è su due fronti, contro l'autonomia differenziata, che aumenta il divario Nord-Sud, ma anche contro la palude burocratica romana, interpretata al meglio dal Governo Meloni, che sta dando un esempio clamoroso di burocratismo e di inefficienza". Vincenzo De Luca torna all'attacco dell'Esecutivo.
A margine dell'avvio dei lavori di riqualificazione ambientale dell'ex cava D'Agostino, il presidente della Regione contesta la riforma approvata dal Parlamento e non solo.
"Pensiamo a quello che è successo per la zes unica nazionale, hanno sciolto le zes regionali che funzionavano benissimo, almeno la nostra. La zes nazionale, in sei mesi, non ha rilasciato una autorizzazione per una impresa. Una cosa scandalosa. Così come la gestione dei fondi europei e tutto il resto. Insomma, una battaglia contro l'autonomia differenziata e per l'unità d'Italia, avendo chiarito a tutti che siamo pronti per la sfida dell'efficienza nei confronti di tutti, a condizione che partiamo ad armi pari. Se tolgono alla Campania 200 milioni di euro nel fondo di riparto nazionale per la sanità, non è che poi possiamo fare la battaglia per l'efficienza. O se ci tolgono il personale sanitario. Se abbiamo pari condizioni di partenza, siamo pronti a fare la sfida con chiunque e vi posso garantire che siamo davanti anche alle Regioni del Nord".
Non è mancato poi un riferimento al mancato sblocco dei Fondi di coesione. "Dopo un anno rimane ancora bloccato. Peli, contropeli, sapete come si fa nell'amministrazione pubblica: si vogliono bloccare le cose, pareri, contropareri, sottopareri, alla scadenza delle date l'ultimo giorno richieste di integrazioni. Dietro questi ritardi, ci sono imprese che soffrono, interi comparti, come quello della cultura che non riesce a programmare le proprie attività e iniziative, opere di messa in sicurezza del territorio che non partono. Il nostro programma di coesione prevede finanziamenti importanti per i Comuni per le opere stradali. Tutto bloccato per ragioni che potete immaginare, che sono ragioni molto lontane dalla correttezza istituzionale e politica. Comunque, continueremo a combattere fino a che non si sveglieranno a Roma e non la smetteranno con questi giochini di prestigio della politica politicante", l'affondo del governatore campano.