Avellino

È tutto pronto per il "Festival Pedagogia Generativa e Comunità Pensanti", in programma da domani a domenica all'Abbazia del Goleto a Sant'Angelo dei Lombardi, con la direzione scientifica di Emiliana Mannese, professoressa ordinaria di Pedagogia Generale e Società all'Università degli Studi di Salerno.

Mannese: "Comunità e conoscenza con la riflessione politica"

"Lo spirito dell'iniziativa è quello di mettere insieme una riflessione culturale che porto avanti da trent'anni su come si costruisce comunità e conoscenza, legata a una riflessione anche politica. - spiega Mannese - Non a caso sarà fatta nelle aree interne della nostra Irpinia: immaginare come far dialogare le istituzioni del territorio, la cultura nazionale e internazionale che in questa tre giorni sarà presente su come si costruisce comunità, come far sì che le aree interne non siano più solo laboratorio ma finalmente una comunità con più azioni politiche culturali e di crescita".

"Povertà educative nodo della crisi planetaria"

Il Festival ospiterà la Mostra delle opere realizzate dagli alunni delle scuole aderenti al Simposio Creativo di Espressione Artistica dal titolo: "Esplorando le Ineguaglianze attraverso l'Arte": "Proprio come incipit del programma è indicato questo importante lavoro con le scuole, con l'Istituto Comprensivo Criscuoli di Sant'Angelo. È un simposio che abbiamo definito nei mesi scorsi e abbiamo chiesto ai bambini di darci una loro rappresentazione del concetto di ineguaglianza. Le povertà educative sono alla base della nostra riflessione culturale come cattedra Unesco e le povertà educative sono, a mio avviso, il nodo fondamentale della crisi planetaria che è legata a tutto lo scenario che viviamo: una crisi economica, culturale, politica. Le guerre e povertà educative vengono lette da questi bambini, le ineguaglianze vengono lette da questi bambini con dei lavori fantastici che verranno esposti in questi giorni e sono, a mio avviso, uno dei risultati più importanti di questa tre giorni. Infatti punto a una mostra permanente".

"Irpinia da volano per tutto il mezzogiorno"

Sarà protagonista anche l'imprenditoria irpina: "Ci sarà anche l'intervento di Piero Mastroberardino nella duplice veste, di professore universitario economista ma con una grande storia cultura della nostra Irpinia. Ho chiesto al professore di lavorare con noi in questa riflessione. Ritengo che il vino sia prodotto culturale prima che essere prodotto di eccellenza economico: prodotto culturale dalla sua elaborazione, dalla sua struttura da come nasce e da come poi diventa eccellenza. Parlare di eccellenze, di talento e di intelligenze del territorio a mio avviso significa lavorare affinché l'Irpinia diventi un punto di volano per tutto il mezzogiorno. Con il sindaco Repole parlavamo di questo progetto e ho accettato di poter fare lì il Festival perché ritengo che sia una grande opportunità per noi anche per la riflessione che porto avanti, ma anche per questa parte d'Italia".