La Procura di Napoli ha deciso di interrompere il percorso di collaborazione avviato dall'ex capoclan dei Casalesi, Francesco Schiavone. Gli inquirenti hanno revocato il programma di protezione a cui "Sandokan" era stato sottoposto ritenendo che le dichiarazioni rilasciate non fossero utili. I pm anticamorra, coordinati dal Procuratore Nicola Gratteri, hanno chiesto il via libera dal Ministero della Giustizia che ha determinato per Sandokan il ritorno alla detenzione in regime di 41bis.
Non ravvisati elementi di novità
La notizia del pentimento risaliva al marzo scorso. Si riteneva che le dichiarazioni del 70enne ex boss di Casal di Principe potessero far luce su alcuni misteri irrisolti o sugli intrecci tra camorra e politica. Gli inquirenti non hanno ravvisato elementi di novità o di interesse investigativo nei suoi racconti.