Salernitana, la conferenza stampa di Maurizio Milan e Gianluca Petrachi. Presentato anche il neo tecnico Giovanni Martusciello. In collegamento il presidente Danilo Iervolino.
MAURIZIO MILAN
Molte cose sono state dette e commentate nelle ultime ore rispetto a ritardi e presunte manchevolezze da parte della società. Parto con dei dati: la squadra andrà in ritiro la settimana prossima, semplicemente perché avevo prenotato la struttura dal 7 luglio senza sapere chi sarebbe stato il nuovo allenatore. La squadra andrà in ritiro, faremo le amichevoli e faremo il trofeo Iervolino come ogni anno. Partirà la campagna abbonamenti, nel fine settimana ci sarà il Gos e successivamente partirà tutto quello che deve partire. Ho letto con molta sorpresa che la squadra non ha uno staff medico. No, la squadra ha uno staff medico composto da 8 componenti, solo uno di loro ha scelto di fare un altro percorso. Ho letto che non abbiamo un centro dove fare le visite mediche, invece lo abbiamo e sarà lo stesso che da 12 anni ci segue in questo.
Ho letto anche che siamo in ritardo sulla parte tecnico-sportiva. Con Gianluca Petrachi ci interfacciamo credo 22 ore al giorno, abbiamo guardato con estrema attenzione l'attuale rosa e abbiamo individuato un tecnico che, nei giorni scorsi, non ha perfezionato un contratto in essere. C'è stata una visione un po' distonica rispetto a quello che gli avevamo chiesto di mettere in piedi.
Martusciello non è un nome last-minute, lo abbiamo preso in considerazione dall'inizio e Petrachi vi spiegherà perché.
Ho letto di un ridimensionamento del club. Iervolino in tre anni ha investito di tasca sua 98 milioni, risorse che hanno garantito la serie A per tre anni e che ha consentito di avere un parco giocatori che ora è nelle mani di Gianluca Petrachi. Non è stato ridimensionato nulla, c'è solo un dimensionamento diverso rispetto alla categoria. Il club ha avuto rispetto della città, non sono convinto che si debba utilizzare questa parola dopo tre anni di gestione del club. Abbiamo commesso errori e ne abbiamo pagato le conseguenze.
Vi annuncio che alle 18.30 sarò a Palazzo di Città per incontrare il sindaco per una normale dialettica che contraddistingue il rapporto tra società e istituzioni.
Abbiamo iniziato un percorso con alcuni interlocutori, uno in particolar modo. Un percorso quando c'è un'attività simile, si chiude in mesi, non settimane. Dopo una fase di analisi, abbiamo deciso d'interrompere questo discorso. Prima di farlo, abbiamo tenuto una riunione del Cda nel corso della quale il presidente Iervolino ha fatto un aumento di capitale da 15 milioni.
Io non penso che da parte del presidente Danilo Iervolino ci sia astio nei confronti della piazza. Non è un presidente arrabbiato quello che mette 100 milioni di tasca sua in un progetto.
DANILO IERVOLINO (interviene in collegamento).
Leggo da più parti che devo metterci la faccia, da gennaio 2024 ho fatto dieci interviste, credo che non l'abbia fatto nessun presidente di serie B.
Abbiamo ritardato la scelta del ds? No, volevamo scegliere il migliore. Petrachi è un uomo di calcio, ama Salerno, vuole stare con noi, ci tiene a questa compagine ed è la persona giusta.
Poi abbiamo individuato il nostro allenatore. Con Andrea Sottil ci sono state delle incomprensioni, ci siamo chiariti ed era giusto non partire perché già l'anno scorso eravamo partiti male.
Tante altre cose. Io per il bene della Salernitana, se troverò qualcuno che possa dare più continuità di me, la prenderò sempre in considerazione, anche eventualmente riducendo le mie quote. Prima dell'inizio del campionato darò le dimissioni da presidente e ne individuerò un altro. Perché sono convinto che serva una persona più presente. Mi dispiace molto che ci siano state incomprensioni con i tifosi, ho cercato in ogni modo di fare il meglio. Sento che domani ci sarà un sit-in contro di me, non capisco il motivo, cercherò di capire il perché. Non so cosa si poteva fare meglio. È lecito contestare ma il mio appello è contrario: torniamo a correre insieme, chissà che domani il sit-in di protesta non possa avvicinarci di nuovo e tirare tutti nella stessa direzione.
Oggi iniziamo la stagione con una rosa importante, non è un ridimensionamento ma un dimensionamento.
Sulla trattativa non posso rispondere perché c'è un patto di riservatezza.
Cosa è cambiato, non nascondo che le minacce, le offese, qualcuno che ritiene che io non sia più benvoluto dalla città. Io tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per amore della città e del territorio. Accetto le critiche. Se c'è qualcuno che è più capace di me, ben venga. Non ho comprato la Salernitana per fare lo speculatore, ci ho messo molto. Ma questo non vuol dire che non farò una buona squadra e non onorerò gli impegni. Sono cambiate tante cose che sono abbastanza ovvie, ma sono saldo in sella.
GIANLUCA PETRACHI
Ci tengo a ringraziare la gente di Salerno che, pur non avendo fatto nulla, mi sta trasmettendo affetto. Petrachi è venuto con grande entusiasmo, conosce la piazza di Salerno, si viene da una retrocessione amarissima. Quando mi hanno chiamato, ho detto "mi sarebbe piaciuto venire prima perché la squadra si poteva salvare". Al di là della retrocessione e della categoria, ho pensato a quello che Salerno poteva darmi. Io dico con grandissima umiltà che ce la metterò tutta per dare soddisfazioni a questa piazza e riscattare la retrocessione. Devo dire anche che non ci sono state grandi contestazioni, la tifoseria è retrocessa dignitosamente. Significa che è una piazza che ha imparato anche dai propri errori. Vi invito ad essere uniti e a ripartire tutti insieme. Io ho chiamato tanti e molti vogliono andare via, io ho detto ai calciatori che chi non sente di restare può farsi da parte. Chi viene deve venire con la voglia di fare bene, onorare la maglia.
Siamo partiti in ritardo, questo sicuramente non si può negare. Nella vita bisogna avere la franchezza di dire le cose come stanno, la società mi ha messo a disposizione la possibilità di scegliere con la mia testa. Qui ci sono dei giocatori da vendere, in base a ciò che venderemo faremo la squadra.
Quando non ci sono i soldi, devi far camminare le idee. A Pisa mi chiamavano "mister parametro zero". Sto cercando di realizzare un percorso sostenibile.
C'è da ricostruire, al momento della rosa passata sono andati via 19 calciatori. Noi dovremo cercare di fare un mercato intelligente. Coda, Vandeputte, Tutino sono stati attenzionati ma prima di fare delle operazioni in uscita. Questo dobbiamo fare.
Vi posso assicurare che io, oltre ad Andrea Sottil, ho chiamato due allenatori: Gaetano Fontana e Giovanni Martusciello. Ringrazio Andrea che mi aveva dato ampissima disponibilità. Successivamente ho pensato a due allenatori capaci di lavorare con i giovani. Devo ringraziare Fontana che si era detto disponibile, quando ho saputo che aveva già dato la parola al Latina, abbiamo condiviso che era giusto che mantenesse. Io lo reputo un predestinato e lo ringrazio per avermi dato la disponibilità. Successivamente ho sentito Martusciello che si è detto subito pronto e ha mostrato voglia di mettersi in gioco da primo allenatore.
Il mister lavorerà sul 4-3-1-2, e tanti dei calciatori scontenti capiranno.
Sulle uscite ci sto lavorando ma, come spesso capita, arrivano i club e tentano di strozzarti. È giusto che se un giocatore ha il suo valore gli deve essere riconosicuto perché quel denaro mi servirà per potenziare la squadra. Iervolino mi ha detto che, se riesco a vendere, posso impiegare quelle risorse per fare la squadra. Onestamente ho chiesto all'amministratore delegato Maurizio Milan di poter fare l'operazione, perché poi si inizia a fare il mosaico. Il sacrificio, anche momentaneo, deve essere fatto.
Il timing c'è dal momento in cui sono stato ufficializzato. Io stavo lavorando sul 3-5-2 ma ora costruiremo la squadra per il 4-3-1-2. Magari c'è anche qualcuno di questa rosa che potrebbe far parte della squadra, mi auguro di trovare gente agguerrita. Io non metto calciatori fuori rosa, non lascerò nessuno dei convocati a casa perché voglio mettere tutti nella condizione di poter riscattarsi.
La sostenibilità significa che non possiamo andare oltre un tot di ingaggi. Io ho un lordo che la società mi ha dato e dovrò rispettarlo.
Per quanto riguarda il centro sportivo ci stiamo adoperando per fare in modo di poterci restare dentro.
Fazio è stato un mio calciatore alla Roma, l'ho chiamato e gli ho detto che della vecchia squadra vorrei eliminare il più possibile. Per scelta preferirei cambiare il più possibile. Chi rimane deve essere consapevole che deve essere bravo anche a sopportare eventuali critiche.
Candreva? Retrocedere è stato un trauma, noi lo accompagneremo in questa uscita, anche perché facendo un progetto sostenibile dovremo tenere conto degli ingaggi.
Alla società ho chiesto un piccolo portafoglio per gli incentivi all'esodo.
Io dalla gente di Salerno mi aspetto comprensione, in questi giorni ho trovato tanta gente che mi ha emozionato per attaccamento e vicinanza.
Credo tantissimo nello scouting, attingo molto da questa attività ma poi vado personalmente a vederli. Quando ho preso Bremer sono andato in Brasile a vederlo. Di tasca mia, essendo stato fermo, ho continuato a pagare tre scout. Mi sono tenuto vivo, aggiornato. Non potrei sopravvivere senza. Nel mio staff ci saranno Bruno Petrachi, mio nipote, e Pierfrancesco Leo che è anche un analista.
GIOVANNI MARTUSCIELLO
Io non devo fare nessun tipo di inno al seguitemi, questa è una piazza che cammina da sola. Vogliamo divertire la gente. Sono tremendamente orgoglioso di essere qui.
Petrachi mi darà una mano affinché io non commetta errori, ho bisogno di aiuto, sono uno che dà aiuto. Sicuramente rispetto a cinque anni fa ho maturato molta più autostima e capacità di dire "ce la faccio". Mi auguro che già da ieri si sia intrapresa la strada giusta.
L'idea di gioco è 4-3-1-2, dipenderà dai calciatori che avrò a disposizione. André Anderson è un ragazzo straordinario e un calciatore forte. Se lo cerchiamo, ce lo danno.
Sasà Russo l'ho sentito stanotte verso l'una e mezza e stamattina alle 7. Era orgogliosamente felice che fossi allenatore della Salernitana.
Ho talmente tanta voglia e c'è talmente tanto lavoro da fare che non sono preoccupato. Sono completamente nelle braccia del direttore che mi ha scelto. Non mi preoccupa nulla.
Il 7 faremo il raduno, l'8 e il 9 faremo le visite e poi partiremo per il ritiro.
Lo staff è in via di completamento, vediamo se nello staff ci potrà essere anche Sasà Russo. Ho due anni di contratto
Dovremo cercare di portare quanta più gente possibile allo stadio, si arriva a questo solo con il lavoro. Noi siamo in uno stato embrionale, dovremo mettere mattone dopo mattone per giungere al traguardo.