Michele Gallo volerà a Parigi per disputare i Giochi Olimpici, ma la vera novità sta nel ripensamento del Ct Nicola Zanotti che, dopo aver designato lo sciabolatore salernitano come protagonista della gara a squadre, lo ha anche scelto in vista della prova individuale. Pietro Torre sarà invece in pedana nel Team Event a Cinque Cerchi. Alla luce dei risultati degli ultimi Europei di Basilea, in cui la compagine italiana si è affermata con uno storico podio quasi tutto azzurro guidato dalla medaglia d’oro di Michele Gallo, portacolori dei Carabinieri, il commissario tecnico della sciabola, Nicola Zanotti, ha raffinato le sue decisioni con l’obiettivo di perfezionare il gruppo in vista dell’impegno più atteso.
Il napoletano Luca Curatoli, il salernitano Michele Gallo e il foggiano Luigi Samele battezzeranno le pedane del Grand Palais il 27 luglio, all’indomani della cerimonia di apertura; invece il 31 luglio arriverà anche il rinforzo del livornese Pietro Torre in occasione della competizione a squadre.
“È stata una decisione ponderata e che dà continuità a quanto visto sulle pedane di Basilea - ha commentato il Commissario tecnico Nicola Zanotti -. Porteremo all’Olimpiade nella prova Individuale i tre atleti che hanno monopolizzato il podio dell’Europeo, come non era mai successo nella storia della sciabola, con vittoria proprio di Michele Gallo. Nella scelta iniziale, Pietro Torre si era fatto preferire vantando due podi in Coppa del Mondo durante la Qualifica Olimpica. È stata una sana competizione al rialzo, tra due amici e compagni di Squadra, che ha portato Michele, già vincitore del Trofeo Luxardo nel 2023, a riprendersi il posto con l’oro continentale. Parliamo di due ragazzi al debutto ai Giochi, entrambi giovanissimi: Gallo ha 23 anni, Torre 22, hanno un grande futuro davanti, ma intanto sarà importante averli al massimo subito, per provare a fare qualcosa d’importante a Parigi. Sono certo che Michele sarà ancor più motivato dal doppio impegno e che Pietro offrirà un contributo prezioso per la Squadra, che è un concetto base del nostro lavoro, costruito in questi tre anni, sia con gli uomini che con le donne. E noi, per Squadra, non intendiamo soltanto i quattro che sono in formazione, ma anche tutti gli altri che negli allenamenti collegiali e nell’intero arco della stagione fanno parte del nostro team”, ha chiosato il ct Zanotti.