Avellino

Clima da resa dei conti che si conferma nell'area progressista uscita sconfitta dal ballottaggio ad Avellino. Farò i nomi di chi ha tradito”: l'annuncio di Antonio Gengaro ad OttoChannel. Necessario fare sintesi in un percorso di ripartenza, spiega Francesco Iandolo di APP (Avellino Prende Parte): "Sicuramente la sconfitta è ancora calda, quindi probabilmente a volte ci si lascia andare anche a sfoghi che magari sarebbe meglio fare, o comunque tenere, in privato. La sconfitta è netta, noi l'abbiamo detto e ribadito sin dal primo minuto e siamo pronti a ripartire anche per un'analisi non solo dell'ultima tornata elettorale e per provare a organizzarci verso il prossimo turno.

"Qualcosa si è rotto nella catena dei candidati"

Occorre l'analisi a 360 gradi dopo la terza sconfitta consecutiva per il Partito Democratico in un ballottaggio per il sindaco del capoluogo: "Dobbiamo fare in modo che la nostra proposta possa risultare vincente. - ha aggiunto Iandolo - Per il Partito Democratico ci sono i numeri del primo turno ma, c'è anche la terza sconfitta consecutiva al ballottaggio. Questo diventa il punto centrale per un'analisi che non può essere limitata nel confronto centro/periferia o a qualche altro elemento. C'è evidentemente qualcosa che si è rotto anche nella catena tra i candidati, tra i partiti, quello che è un pezzo di città ed è questo che va ricostruito altrimenti anche la persona o le idee migliori di tutti potrebbero non bastare anche la prossima volta".

"Auspicio di buon lavoro per tutti"

Nel dopo voto si inserisce anche la lettera di monsignor Arturo Aiello alla neosindaca Laura Nargi: la città prima di tutto per una pacificazione sui temi centrali. "Innanzitutto, da cittadino avellinese, nonostante sia stato all'opposizione per cinque anni e sia stato candidato nelle ultime amministrative, credo che l'auspicio di buon lavoro sia davvero per tutti perché un'amministrazione che sa fare il bene della città sa guardare al bene comune, sa condividere le scelte e sa includere i cittadini. Dovrebbe essere la cosa da augurarsi tutti. Abbiamo dei pregiudizi perché molti dei protagonisti sono stati protagonisti degli ultimi cinque anni. Se quello nostro è un giudizio assolutamente negativo, non è detto che però le idee che sono state esposte in campagna elettorale da persone, realtà, gruppi sociali che sollecitano un cambio di passo in questa città auspichiamo tutti che vengano ascoltate che questo possa diventare la base per il futuro".

"L'offerta di governo va illustrata ad ampio raggio"

L’opposizione fittizia centro-periferie presentata dal Vescovo di Avellino: "È assolutamente vero ed è condivisibile. C'è un'analisi un po' più profonda dovuta anche da una borghesia che se fino a un certo punto si ritrovava sulle stesse posizioni oggi fa scelte diverse ed è comunque una parte ampia ma non tutta la città. Probabilmente un'offerta di governo va illustrata ad ampio raggio, deve cercare di includere non solo i pezzi di centro ma anche pezzi di di periferie, dove tra l'altro ricordiamo, oltre agli abitanti storici di quelle realtà, ci sono tantissimi cittadini che provengono dal centro, provengono da altri paesi, anche dell'Irpinia, che trovano in quei luoghiil posto dove effettivamente risiedono. Il vero problema è che diventano solo dormitorio quando invece dovrebbero essere laboratori di cittadinanza attiva".