Benevento

“Attraverso il cinema si può promuovere il territorio basta guardare all'esempio della Puglia” è il messaggio del regista e attore Sergio Rubini che ieri ha chiuso l'ottava edizione del Festival Bct.
“Vent'anni fa, grazie all'intuizione della politica che ha compreso che con la cultura si può fare pil, la Puglia ha puntato sulla musica con la notte della taranta e sul cinema per promuovere il territorio. Il risultato è chiaro: quest'anno ha ospitato anche il G7”.

Un monito preciso quello di Rubini che il Sannio lo ha conosciuto come set cinematografico. In particolare qualche anno ha, ad Apice Vecchia, ha girato alcune scene de Il mio bene.

Il regista ha pure presentato la miniserie evento RAI Giacomo Leopardi – Vita e amori del poeta “Il mio – racconta – sarà un Leopardi vitale, amabile, pessimista sì ma appassionato della vita e della bellezza”.

E dunque è calato il sipario sul Bct, il festival del cinema e della televisione ha incantato il pubblico con sei giorni ricchi di eventi, proiezioni, dietro le quinte, grandi protagonisti e soprattutto la magia del piccolo e del grande schermo.

Recuperata grazie ad un collegamento skype la partecipazione dell'attore Pedro Alonso, il Berlino de La casa di carta, impossibilitato ad essere presente dal vivo per motivi professionali.

Tanta partecipazione durante l'ultima serata anche per l'incontro con le attrici del film rivelazione dell'anno C'è ancora domani, per la regia di Paola Cortellesi.

In Piazza Santa Sofia si sono raccontate Emanuela Fanelli e Romana Maggiora Vergano.

Infine parata di stelle per le premiazioni in piazza Roma.