La neuropatia diabetica è una complicazione frequente la cui diagnosi e la cui cura sono spesso imperfette. Infatti quando i sintomi clinici (parestesie, dolori) sono presenti, il trattamento comporta, oltre all’equilibrio del diabete, un certo numero di farmaci utilizzati normalmente come antidepressivi, i quali attenuano i sintomi senza riparare le fibre nervose.
Sulla base della presenza di recettori del GLP-1 sia nel sistema nervoso centrale che in quello periferico, i ricercatori hanno voluto studiare gli effetti di un analogo del GLP-1 sulla neuropatia diabetica. Allo scopo 22 pazienti diabetici di tipo 2 sono stati studiati prima e un mese dopo aver ricevuto un trattamento con semaglutide o con dulaglutide.
Le esplorazioni della neuropatia diabetica comportavano dei questionari specifici, un’ecografia delle fibre nervose periferiche, e un’elettromiografia. All’inclusione l’ottantuno per cento dei pazienti presentava un’ipertrofia delle fibre nervose che migliorava dopo un mese dall’inizio del trattamento sia con semaglutide che con dulaglutide. Dopo tre mesi il 93% dei pazienti vedeva migliorata la taglia delle fibre in parallelo con un miglioramento dell’elettromiogramma e dei sintomi dolorosi. I ricercatori concludono che gli analoghi del GLP-1 riducono in modo significativo e sul breve termine la neuropatia diabetica sia sul piano clinico che su quello elettrofisiologico e morfologico. Si tratta di una novità assoluta.
L'autore è Medico - Endocrinologo