Mirabella Eclano

"Martedì 9 Luglio alle ore 18.30 invitiamo la cittadinanza tutta a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà presso il circolo Arci Avionica per costruire una piattaforma sociale alternativa alle logiche del G7. Dal 2 al 4 ottobre i ministri degli interni dei paesi del G7 svolgeranno i loro incontri a Mirabella Eclano."

A lanciare l'appello attraverso una dettagliata nota è il circolo Arci Avionica di Avellino.

"La nostra provincia, il Sud e le aree interne vivono la necessità di una riflessione profonda rispetto alle questioni che questo G7 si porta dietro. L’assemblea pubblica del 9 luglio rappresenta una prima tappa di un percorso partecipato che ci porterà a stilare un manifesto sui temi del G7, rappresenta soprattutto però un’opportunità di confronto. La nostra Provincia ha bisogno di un confronto sul modello di società che vogliamo, ha bisogno di una riflessione sulle politiche nazionali e internazionali e di una presa di coscienza sulla direzione che il nostro paese sta prendendo.

C’è bisogno di un confronto di partecipazione reale e costruttiva sulla grande questione delle migrazioni economiche, ambientali, da conflitto e sul modello di accoglienza che vogliamo realizzare nei nostri territori, un confronto sul concetto di inclusione sociale e sull’idea di una società che diventi sempre più cosmopolita e transculturale.

Riteniamo non sia possibile affrontare questo tema se non assumiamo il fatto che parliamo di esseri umani per cui i centri di accoglienza, per come pensati oggi, non siano bastevoli per dare una risposta concreta a quelle che sono le esigenze della comunità migrante.

In un contesto di crisi ambientali, di conflitti e di guerre come quello che oggi stiamo vivendo a livello mondiale, abbiamo bisogno di rimettere al centro del dibattito gli organismi internazionali e di come questi possano assumere maggior peso nel ruolo di direzione della comunità internazionale.

È inammissibile e disumano ciò che ancora oggi sta succedendo a Gaza e in Cisgiordania e crediamo fermamente che il nostro governo debba dare delle spiegazioni sul come sta agendo nel consesso internazionale e su questi temi; così come le mancate azioni per ricercare la PACE nel conflitto RussoUcraino nel cuore dell’Europa

Riteniamo indispensabile - prosegue la nota - avviare una discussione seria anche sul concetto di sicurezza in particolar modo pensando alla rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale che stiamo vedendo dipanarsi davanti a noi.

 Pensiamo che la sicurezza sia altro rispetto al controllo, alle misure che il Governo Nazionale, in contiguità con molti altri governi nel mondo, sta mettendo in atto. Pensiamo che un paese non si possa definire sicuro per tutte e tutti se non è inclusivo, se non è accogliente. Un paese non è sicuro se non mette le persone sullo stesso piano, se discrimina.

Per tutto questo - conclude la nota -  sentiamo l’urgenza di avviare un confronto in Provincia con tutte e tutti coloro che vorranno, che possa dare spunti di riflessione importanti dai quali generare evoluzione e un miglioramento dei nostri territori partendo dal basso e dalla partecipazione diffusa."