Nell'intervista, la prima, che Laura Nargi ha reso pubblicamente da sindaca della città di Avellino alla tv Otto Channel, è emerso un dato inconfutabile: siamo di fronte a una donna coraggiosa e determinata, che vuole andare avanti in grande autonomia senza farsi condizionare dall'imbarazzante passato targato Festa e senza dare conto neppure ai nuovi presunti alleati che si sono accodati al ballottaggio.
La nomina della giunta del governo Nargi sarà il primo banco di prova per apire qual è la strada che la neosindaca ha scelto.
Di sicuro non siamo più di fronte all'"Alice nel paese delle meraviglie" dipinta da Gengaro o alla donna senza scrupoli che "pensa a farsi i capelli senza curarsi dell'avviso di garanzia per associazione per delinquere", come ci ricordava dal palco di piazzetta Agnes il candidato sindaco Genovese.
Ora tocca a lei, alla prima donna sindaco della storia di Avellino dimostrare di essere davvero autonoma e libera di poter compiere le sue scelte nell'interesse del popolo avellinese che l'ha votata. Certo, c'è l'ombra dell'inchiesta che resta. Ma l'auspicio è che la Procura diradi quanto prima i dubbi e le illazioni che sono circolate nei giorni scorsi e chiarisca in maniera definitiva la posizione di Laura Nargi che nel frayttempo è diventata sindaca della città.