“Le notizie delle perquisizioni stamane nelle abitazioni del Sindaco di Scafati e di suo fratello, da parte dei Carabinieri e DIA, l’avviso di garanzia su voto di scambio, destinato alla moglie di Aliberti, Consigliera Regionale e Presidente della Commissione Antimafia in Regione, le accuse di associazione di stampo mafioso, impongono un’attenzione vera e seria nei confronti della legalità nella nostra provincia e nell’intera regione.” – tuona Maria Di Serio, Segretario Generale della Cgil di Salerno.
“Non è più rinviabile un’azione decisa per mettere in salvo il territorio dell’Agro, al di là di dove approderanno le indagini.” – continua la Di Serio – “Ci auspichiamo che le inchieste giudiziarie approdino presto ad appurare la verità. Riteniamo che solo la garanzia di Istituzioni chiare e trasparenti possa ridare fiducia ai cittadini dell’Agro e motivare una seria ripresa dell’economia dell’area.”
“La ricchezza di quel territorio, la sofferenza dei tanti che lo abitano, il lavoro regolare che viene meno, favorendo quello nero, chiedono l’impegno di soggetti che favoriscano la ripresa della legalità in maniera netta. Pertanto, chiediamo con convinzione alla Magistratura di portare presto a soluzione le inchieste aperte, chiarendo la gestione del Comune di Scafati, degli Enti e aziende collegati (non ultimo il Piano di Zona di cui Scafati è capofila), le ipotesi sul voto di scambio. Abbiamo bisogno di Istituzioni che promuovano la crescita di quell’area in piena legalità, e siamo stanchi dell’identificazione negativa che tali vicende comportano per chi abita a nord della provincia. Chiediamo che la classe politica di questa Regione, al di là dell’esito finale delle inchieste, non sottovaluti più certi fenomeni, ma li stigmatizzi e agisca perché non accada mai più di lasciare spazi ad una cultura che ammazza la democrazia ed il rispetto per le persone”.
Redazione Sa