La presenza di uno sciame sismico importante ai Campi Flegrei con eventi di magnitudo 4.4, 4.2, 4.3, 3.7 e 3.9 distintamente avvertiti dalla popolazione e l'incremento della velocità di sollevamento del suolo è stato lo scenario di partenza della seconda esercitazione di Protezione civile con cui il sistema operativo si è dovuto confrontare per testare le procedure di Protezione Civile.
Ieri la simulazione nella prima giornata ha reso necessaria l'attivazione dei Centri operativi comunali, del Centro coordinamento soccorsi presso la Prefettura di Napoli, la sala operativa regionale e la Sala Emercom della Protezione civile della Campania, oltre all'Osservatorio Vesuviano dell'INGV che ha emanato le comunicazioni relative agli eventi sismici e agli sciami e la convocazione del Comitato operativo nazionale del Dipartimento di Protezione Civile.
E' stata l'occasione per verificare le attività connesse allo scenario bradisismico 3, ossia relative ad un quadro di danneggiamento diffuso e, in particolare, le telecomunicazioni in emergenza tra i centri di coordinamento attraverso la rete radio regionale a microonde, la verifica dell'attivazione del volontariato, l'attivazione delle Unità di Crisi aziendali delle ASL Napoli 1 e ASL Napoli 2 con l'attivazione del presidio sanitario.Tra le procedure testate nella prima giornata: le verifiche tecniche sui sottoservizi e le infrastrutture, la richiesta della dichiarazione dello Stato di Emergenza Nazionale da parte della Regione Campania e l'attivazione delle colonne mobili di soccorso da parte di altre regioni italiane.
Oggi seconda giornata di test, con il coinvolgimento delle popolazioni locali a Napoli, Pozzuoli e Bacoli: previste le esercitazioni per le procedure di evacuazione dei residenti, con il trasferimento presso luoghi sicuri.