Ora che la squadra che vinse così mirabilmente lo scudetto non più di un anno fa si sta liquefacendo come un iceberg della Groenlandia con l'avanzare del surriscaldamento del pianeta e - dopo Kim, Zielinski ed Elmas - sta perdendo tutti gli ultimi suoi pezzi migliori (o almeno quelli che a lungo abbiamo considerati tali), da Di Lorenzo a Mario Rui, da Simeone a (forse) Politano e (purtroppo) da Osimhen a Kvaratskhelia, non resta che fare mea culpa per il giorno in cui nessuno si è seduto a programmare il futuro piuttosto che sfasciarlo alla cieca, manco fossimo a Giochi senza Frontiere.
IL PIZZINO SPOT di Urgo: Giochi senza Frontiere
Nessuno si è seduto a programmare il futuro e ora sembra che vogliano sfasciarlo alla cieca
Redazione Ottopagine