La rete territoriale per contrastare la violenza di genere. E' il tema dell'incontro in programma ad Ariano Irpino, nell'aula magna del polo ospedaliero Sant'Ottone Frangipane-Bellizzi organizzato dall'Asl di Avellino e dalla procura della repubblica di Benevento. L'appuntamento è per giovedì 20 giugno alle ore 10.00.
Saluti istituzionali affidati al prefetto di Avellino Rossana Riflesso, al questore di Avellino Pasquale Picone, al comandante provinciale dei carabinieri di Avellino Domenico Albanese e al comandante provinciale della guardia di finanza di Avellino Salvatore Minale. Coordinamento Mario Nicola Vittorio Ferrante, direttore generale dell'Asl di Avellino.
Gli interventi:
Maria Concetta Conte direttore sanitario Asl di Avellino: integrazione dei servizi sanitari e sociosanitari.
Annalisa Pomidoro maggiore, comandante compagnia carabinieri di Ariano Irpino: accoglienza ed ascolto delle donne e dei minori vittime di violenza.
Maria Felicia Salerno vice questore, dirigente commissariato polizia di Ariano Irpino: la tutela delle donne con azioni sugli autori di violenza.
Carmen Festa psicologa, spazio ascolto procura di Benevento cooperativa Eva: ruolo e attività dello spazio ascolto nella rete territoriale.
Olimpia Anzalone sostituto procuratore di Benevento: leggi e procedure a tutela delle donne che subiscono violenza.
Graziamaria Monaco giudice tribunale di Benevento: violenza di genere: dinamiche dell'accertamento giudiziale.
Rosaria Bruno presidente osservatorio della violenza sulle donne regione Campania: il percorso rosa e responsabilità degli operatori sanitari dell'area critica.
Conclusioni affidate al procuratore della repubblica di Benevento Aldo Policastro.
Sarà l’occasione per un confronto con tutti gli attori della rete sui temi dell’integrazione dei servizi sanitari e sociosanitari, l’accoglienza e l’ascolto delle donne e dei minori vittime di violenza, la tutela delle donne con azioni sugli autori della violenza, sulle leggi e le procedure e tutela delle vittime e sul ruolo e le responsabilità degli operatori sanitari dell’area critica.