Avellino

Davvero sembra non esserci pace nelle carceri regionali della Campania. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario regionale Tiziana Guacci, che sintetizza quanto avvenuto nelle ultime ore: “Momenti di tensione nel pomeriggio di sabato presso la Casa Circondariale di Salerno dove un detenuto ubicato presso la sezione ex art. 32 ha appiccato un incendio nella propria camera di pernottamento. 

Guacci aggiunge che “nella giornata di sabato presso la Casa Circondariale di Avellino, durante la perquisizione ordinaria, sono stati rinvenuti due smartphone in  due diversi reparti detentivi, mentre nel locale antistante i passeggi del reparto dove sono ubicati i detenuti comuni è stato ritrovato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente di tipo "hashish" e un micro cellulare con relativo caricabatterie”.

“Il Sappe esprime il proprio apprezzamento al personale di polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Salerno e di Avellino ed auspica che alle unità coinvolte negli eventi venga riconosciuta una giusta e meritata ricompensa. Chiede senza indugio il trasferimento fuori regione del detenuto responsabile delle gravi violenze poste in essere presso la Casa Circondariale di Salerno. Resta fermo il grido di allarme e la richiesta di interventi urgenti per ripristinare la legalità nella carceri campane, assicurare la sicurezza all'interno dei reparti detentivi, ridare finalmente serenità lavorativa al personale di polizia penitenziaria che continua a lavorare in non condizioni non dignitose”, conclude la sindacalista.

“Bisogna intervenire con celerità, a tutela dei poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione”, evidenzia Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, conclude il leader del primo Sindacato dei Baschi Azzurri, che si appella ai vertici del DAP affinché creino le condizioni “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”. “

assoluta!”. “