(frasan) A Catania, dopo aver presentato il nuovo diesse Faggiano, aspettano sulla panchina lo specialista in promozioni, Mimmo Toscano. Ad Avellino Perinetti ha già dato la benedizione a Michele Pazienza per raccogliere la sua stessa eredità e riprovare senza indugi a cogliere la promozione. Il patròn Angelo Antonio D'Agostino è uno che non ama nascondersi e se punta a vincere lo dice senza remore. A Caserta l'altro presidente D'Agostino, Giuseppe, aspetta di sostituire il diesse Degli Esposti, che ha scelto Gubbio, per decidere definitivamente sul futuro di Cangelosi. A Crotone Vrenna ha già varato il nuovo progetto: “Basta con l'idea della promozione ad ogni costo”. Si riparte dal giovane Antonio Amodio, ex Giugliano, e dal tecnico del “fenomeno” Picerno, Emilio Longo: contratto biennale, perchè si guarda soprattutto al futuro. Proprio il Giugliano, salutato Amodio, ha dato il benvenuto al nuovo diesse Domenico Fracchiolla, pugliese, ex Virtus Francavilla e l'anno scorso al Lecco in B. Sarà affiancato da Gennaro Scogliamiglio, vecchia conoscenza anche sannita, che sarà Direttore tecnico. L'allenatore non cambia: si riparte dall'ottimo lavoro di Valerio Bertotto.
Siamo agli albori della nuova stagione: chi ha le idee chiare e le ambizioni intatte rispetto allo scorso anno, ha già cominciato a programmare. Non sono “scatti in avanti”, ma solo l'avvio dell'organizzazione per il nuovo campionato.
Il Benevento, è noto, ha già messo dei paletti sostanziosi alla nuova stagione: la riconferma di Auteri, quella di Carli (che era sotto contratto) e la scelta di ripartire da quel gruppo che ha fatto sì che arrivasse terzo nella stagione regolare e nella semifinale play off contro la Carrarese. E' mancato l'epilogo da fiaba, ma il calcio non sempre è fatto di sete e merletti.
Questo è il momento in cui le strategie si incrociano con la programmazione. Il Benevento ha esigenza di completare il reparto avanzato e farlo adesso può essere addirittura un affare. Gli attaccanti, si sa, sono quelli che costano di più. Ma ingaggiarli adesso, quando non s'è ancora scatenata nessuna asta, può consentire di farlo a prezzi più accessibili. E' il pensiero di Carli e Vigorito: subito un attaccante, poi si guarderà al resto, senza dimenticare che la squadra dei “riconfermati” ha già al suo interno giocatori di assoluto valore in difesa e a centrocampo. Mancano degli esterni nella linea mediana, ma soprattutto il direttore non vuole sbagliare la scelta della prima punta. Quella che dovrà riempire l'area insieme ai due esterni della linea avanzata. C'è l'enfant prodige Mario Perlingieri, uno che ha il gol nel sangue. Gli manca un po' di esperienza e la fisicità della C, ma il resto c'è già. Serve uno che non faccia ricadere sulle sue spalle giovani troppa responsabilità. Ma il ragazzo è di quelli “tosti”, uno che vuole tramutare in fretta quel 26 gol del campionato Primavera, in un bottino altrettanto ricco in serie C. E' lecito dargli fiducia.