Ariano Irpino

Al danno ora anche la beffa. L'Alto Calore prima comunica in una nota ufficiale inviata tramite pec all'ente di palazzo di città che, a causa della diminuzione della disponibilità idrica ai gruppi sorgentizi, per fronteggiare i notevoli consumi, tenendo conto anche delle criticità della rete idrica vetusta, provvederà ad effettuare parziali chiusure notturne.

"Pertanto - scrive sempre nella nota - saranno effettuate chiusure dalle ore 22.00 - ripetiemo dalla 22.00 - alle ore 6.00 del giorno successivo fino a nuove disposizioni, nelle seguenti zone: Rione Martiri, Rione Cardito, S.P. 414, zona Pip e tutte le contrade rurali." 

Ed invece, non si sa qual'è il motivo, contrariamente a quanto comunicato: la chiusura sta avvenendo addiruttura alle 20.00 con notevoli disagi soprattutto per chi rientra tardi da una giornata di duro lavoro. E che dire delle attività commerciali, bar, ristoranti. Ma stiamo scherzando?

"Chi lo ha deciso? E' una questione di comodità per qualcuno? Ad Avellino sono al corrente di questa modifica dal sapore della beffa? Ma qui volte veramente la guerra?"

Si tratta di una gravissima scorrettezza sulla quale è chiamato ad intervenire il prefetto di Avellino, invitando la dirigenza dell'Alto Calore a non esasperare gli animi della gente.

Ieri sera l'interruzione è avvenuta alle 21.15. "In merito al razionamento da voi proposto per le zone di Ariano Irpino - scrive una donna - tengo a precisare che la chiusura e la riapertura non avviene secondo il cronoprogramma da voi proposto/imposto (22 sera-06 giorno successivo). Questo crea disservizio e impossibilità di approvvigionamento e utilizzo. Si chiede quindi di attenersi agli orari prefissati per tutte le zone cittadine."

Una situazione gravissima che potrebbe sfociare in seri problemi di ordine pubblico. La popolazione è pronta a tutto, anche ad iniziative clamorose contro questo ennesimo sopruso. E intanto le perdite aumentano lungo le strade senza alcuna riparazione su tutto il territorio.