Benevento

Due condanne e la dichiarazione di intervenuta prescrizione per un terzo imputato. Sono le richieste avanzate dal pm Maria Gabriella Di Lauro per le persone coinvolte in una indagine dei carabinieri rimbalzata all'attenzione dell'opinione pubblica nell'aprile 2015, quando era stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare, e centrata su fatti che vanno al 2011 aal 2014. Quando i titolari di due imprese sarebbero stati costretti a restituire le somme avute in prestito con tassi ritenuti usurari.

Si tratta di un'inchiesta dalla quale era poi nata quella riguardante alcuni appalti del Comune di Benevento, per la quale l'accusa ha proposto, per usura ed estorsione, la pena di 13 anni per Angelo Viola (avvocato Antonio Leone), 59 anni, e di 10 anni per Fioravante Carapella (avvocato Nunzio Gagliotti), 63 anni. Infine, chiesta la prescrizione per Nicola Palumbo (avvocato Leone), 60 anni, di Benevento, al quale è addebitato solo l'esercizio abusivo dell'attività finanziaria: avrebbe collaborato, in concorso con Viola, che li aveva concessi, al recupero di finanziamenti.

Per uno degli imprenditori lo stesso Viola, al quale le accuse erano state prospettate con l'aggravante del metodo camorristico, è già stato condannato in via definitiva ad 8 anni, con rito abbreviato, dal gup di Napoli. Dopo la requistoria, gli interventi dell'avvocato Monica Del Grosso, per uno dei titolari di impresa, parte civile, e dell'avvocato Nunzio Gagliotti, per Carapella, che ha sollecitato l'assoluzione del suo assistito.

Il 18 luglio, dopo l'arringa dell'avvocato Leone, la sentenza del collegio presieduto da Fallarino (a latere Palmieri e Telaro).