Le organizzazioni sindacali sono state informate, con comunicazione del 25 maggio 2024 dall’azienda Amu spa, che la stessa ha avviato la procedura di accesso al fondo di solidarietà del Tpl con la motivazione di crisi Aziendale.
"La società - scrivono in una nota le segreterieb regionali e provinciali Cgil Filt, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Fna attraverso Ciro Dello Russo Ezio Monetta Michele Caso Luca Limone - in difformità alla procedura prevista (azienda deve fare solo la comunicazione alle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e le stesse devono richiedere l’esame congiunto), ha convocato per il giorno 29 maggio tutte le organizzazioni sindacali, firmatarie e non del Ccnl.
Le organizzazioni firmatarie di Ccnl hanno chiesto il differimento dell’incontro per indisponibilità e, avendo chiare disposizioni dalle segreterie nazionali, hanno chiesto di effettuare l’esame congiunto senza le Ooss non firmatarie di Ccnl e non maggiormente rappresentative nel settore a livello nazionale.
Il giorno 3 giugno, con grande sorpresa delle Ooss firmatarie, era presente una sigla sindacale autonoma e non firmataria del Ccnl.
Pertanto, al fine di garantire la correttezza della procedura e nel rispetto delle indicazioni delle segreterie nazionali, è stata ribadita la richiesta di avviare il confronto con le scriventi su tavoli separati rispetto alla sigla autonoma. Preso atto dell’atteggiamento di chiusura del dirigente Aziendale, rispetto a detta richiesta, non è stato possibile dar corso alla procedura, per cui, le scriventi non hanno avuto altra alternativa che lasciare la seduta.
In ogni caso si denuncia, agli organi in indirizzo, il comportamento del dirigente aziendale assolutamente ingiustificabile, e posto in essere in violazione delle prerogative sindacali della rappresentanza e rappresentatività, e comunque motivo di ulteriori divisioni e dissidio tra i lavoratori.
Risulta evidente che l’esame congiunto, previsto per l’accesso al fondo di solidarietà Tpl, giammai può considerarsi espletato, per cui la sottoscrizione del verbale solo ed esclusivamente da parte di una Os, non firmataria di Ccnl, non consente minimamente di ritenere esperita la procedura propedeutica alla richiesta di Fis.
Per quanto sopra le scriventi Ooss diffidano l’azienda a non procedere in modo unilaterale all’utilizzo dell’ammortizzatore sociale di categoria invitando, al contempo, al pieno rispetto della normativa in materia.
Solo per completezza si precisa che già nel corso del mese di marzo, era stato chiesto sia alla società Amu che al Comune (proprietario), senza esito alcuno, un incontro per discutere della “crisi” aziendale.
Risulta evidente, alla luce di tutto quanto rappresentato, l’assenza di una concreta volontà a realizzare un fattivo confronto sulle problematiche aziendali.
Ad oggi non si tiene minimamente conto che vi è stata l’aggiudicazione della gara sul nostro lotto 2, ad appannaggio dell’Air, il che apre prospettive completamente diverse rispetto a quelle precedenti. Non tener conto di questo nuovo elemento è una scelta miope.
L’utilizzo dell’ammortizzatore sociale - conclude la nota - deve essere finalizzato a risolvere problemi legati a eventi drastici e imprevedibili e non deve risolvere i problemi generati anche da gestioni discutibili, autoritarie, fatte con poca trasparenza, quando servirebbe maggior rispetto per la gestione di un bene pubblico. Restando in attesa di un ulteriore incontro e confronto di merito, in assenza di seguito alla presente nota verranno informati gli organi di controllo competenti."