Benevento

(frasan) L' “Auteri ter” parte nel segno della continuità. Il tecnico di Floridia, così come il patròn e il direttore, sanno cosa c'è da fare per varare una squadra che sia competitiva e che possa ricalcare le orme di quella passata. La forza dell'allenatore siciliano è il gruppo formatosi strada facendo lungo il girone di ritorno. Un gruppo capace di un'andatura costante, che se tenuta sin dall'inizio avrebbe consentito di giocarsi la promozione diretta fino alle ultime battute. Un gruppo in cui s'è trovato finalmente il coraggio di immettere ragazzi provenienti dal vivaio, da Perlingieri a Viscardi, da Talia allo stesso Carfora. E di riciclare qualche atleta, come Amato Ciciretti, che, nonostante i suoi 30 anni, sembrava essere giunto già al capolinea della sua carriera. E da questo gruppo che bisognerà ripartire. 

Dei giocatori di ritorno dai prestiti abbiamo detto, di quelli che hanno firmato un contratto lo scorso anno e che non rientrano più nei piani, pure: sono un problema da risolvere, nessuno lo può negare, ma senza fasciarsi già la testa prima di essersela rotta. Rinforzare la rosa che ha portato la strega a giocarsi la semifinale play off dipenderà dalle “uscite” che si riusciranno a fare. Non ci sono preclusioni, lo stesso Vigorito, nella conferenza “post Carrarese” usò un paragone storico (“... se qualcuno è andato a Canossa...”) per dire che se qualche “reprobo” di ritorno dovesse regalare cenni di riavvicinamento alla società giallorossa, si potrebbe anche parlare seduti intorno ad un tavolo del suo futuro.

Sarà un lavoro massacrante per Marcello Carli e per lo stesso presidente, consapevoli che non tutto sarà possibile fare. Ma anche consci che a volte da situazioni poco ortodosse possono nascere sorprese inaspettate.

La squadra anche stamani si è radunata all'Antistadio, ma non ci sono stati incontri con la società. Possibile che venerdì ci sia il definitivo rompete le righe.