Benevento

 

(f.s.) Seduti intorno ad un tavolo, ipotizzando gli scenari futuri. Il presidente Vigorito, il direttore Carli e l'allenatore Auteri vorrebbero iniziare questo pomeriggio a porre le basi per la prossima stagione. Le difficoltà non mancano, bisognerà studiare ogni mossa con grande lucidità, aggrappandosi anche a qualche intuizione che vada oltre un semplice protocollo. 

C'è una base da cui ripartire e questa è la parte buona della storia: un bel gruppo misto, con giocatori di talento e giovani di prospettiva. “Se hai messo le basi è più semplice ricostruire”, disse il patròn appena terminata la sfida con la Carrarese. Storia di appena una settimana fa.

Poi c'è la parte più complicata. Giocatori “parcheggiati” in altre squadre, che tornano alla base, con i loro ingaggi fuori budget e con storie per niente serene. Altre società prima di quella giallorossa (il Frosinone, per esempio...) ci hanno messo anni prima di liberarsi delle “scorie” dell'ultima serie A, prima di ricostruire diversamente e riprendersi la massima serie senza gli orpelli costosi del primo salto di qualità. Carli ha di nuovo dinanzi a sè quel muro ripido da scalare prima di pensare a tutto tondo alla squadra della prossima stagione. “L'intenzione è quella di ripartire da un gruppo di 15/16 giocatori buoni”, disse il presidente nel post-Carrarese. E, parlando del gruppo corposo di giocatori di ritorno esclamò: “Se qualcuno è andato sulla strada di Canossa, magari te lo tieni...”. Citazione storica (Enrico IV attese 3 giorni e 3 notti a Canossa, sull'Appennino reggiano, prima di essere ricevuto e perdonato da Papa Gregorio VII) per sottolineare che solo ammettendo di aver sbagliato e dando la massima disponibilità si può pensare di “riciclarsi” nel Benevento del prossimo anno.

L'altra faccia della medaglia, non meno complicata della prima, sono i giocatori, anch'essi sotto contratto, che la società non avrebbe intenzione di confermare.

Poi c'è il gruppo dei giovani: ne siamo certi, ce ne sono alcuni molto interessanti (“Ci sono altri Talia e Perlingieri, in giro nelle formazioni giovanili”, disse Vigorito), che vanno semplicemente valutati. I giovani non saranno mai un problema, semmai un'opportunità.

Dopo questo lavoro improbo, ci sarebbe da dragare il mercato e individuare in maniera chirurgica elementi che possano consentire al gruppo esistente di fare un ulteriore salto di qualità.

Un passo per volta, partendo da questo pomeriggio. Il Benevento ci riprova.