Grande partecipazione e soprattutto organizzazione perfetta da parte di Michele Dotolo, a cui sono stati espressi i complimenti a Roma per la straordinaria partecipazione del popolo di Ariano Irpino al tradizionale pellegrinaggio, da quest'anno istituzionalizzato in memoria del Beato Luigi Novarese.
La celebrazione si è tenuta nella chiesa di Santa Maria del Suffragio a Roma, luogo in cui si trova la tomba del compianto sacerdote Novarese, fondatore dei silenziosi operai della croce, la cui casa madre ha sede ad Ariano Irpino a Valleluogo
Nato a Casale Monferrato il 29 Luglio 1914, alla cascina “La Serniola”, Novarese ha subito inaugurato un tempo che ha lasciato un segno nella storia, vale a dire l'inizio del primo conflitto mondiale. Fu definito da papa Giovanni Paolo II “l’apostolo degli ammalati”.
In un suo scritto dice: "Non c'è valore al mondo che possa consolare quanto quello di non sentirsi inutili, di non servire a nulla, di non essere ai margini della società, malati abbandonati, inutili, disperati. Cristo chiama il dolore ad uscire dalla sua disperata inutilità”.
Nel corso della celebrazione a cui ha preso parte il diacono arianese Giovanni Orsogna, è stato evidenziato il grande legame con la città di Ariano Irpino e l'impegno instancabile degli operai della croce a Valleluogo Presente insieme al gruppo anche una delegazione di Panacea, insieme alla reponsabile Maria Spina Pratola.