Oggi è cominciato ieri il processo in Appello, davanti alla presidente Mastursi a latere dottor Melito, per la morte di Vittorio Zampetti, il giovane di Santa Paolina morto in seguito ad un litigio. Imputato nel processo Agostino Fasulo, giovane di Santa Paolina condannato in primo grado a 9 anni di reclusione. Attualmente si trova agli arresti domiciliari, in attesa della decisione finale del processo. Ieri in aula c’è stato l’intervento e le conclusioni del Procuratore Generale che ha chiesto la conferma di condanna. E’ intervenuto anche l’avvocato della parte civile, Gaetano Aufiero che ha condiviso la richiesta del Pg.
Il procedimento è stato rinviato al 24 febbraio giorno in cui è previsto l’intervento dell'altro avvocato di parte civile Antonio Rauzzino, con gli interventi degli avvocati dell’imputato Danilo Iacobacci, e Dario di Vannetiello (nominato per rafforzare la difesa dopo la sentenza di primo grado). Ricordiamo che i fatti risalgono al 2 novembre 2012, quando Vittorio Zampetti, all’epoca dei fatti 20enne, è stato trasportato presso l’Ospedale civile di Avellino in prognosi riservata in conseguenza di percosse subite davanti un circolo ricreativo di Santa Paolina. Lo stesso Zampetti, dopo alcuni giorni, esattamente il successivo 7 novembre è morto presso lo stesso nosocomio.
Le indagini venivano avviate immediatamente dai Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano e della Stazione Carabinieri di Montefusco mediante l’ispezione dei luoghi, i rilievi sul posto e l’escussione di numerosi persone informate sui fatti e consentivano la ricostruzione della dinamica dei fatti che avevano portato al ricovero presso l’Ospedale di Avellino dello Zampetti, evidenziando un iniziale quadro indiziario condiviso dall’A.G. Nel prosieguo delle indagini, la Procura della Repubblica di Avellino disponeva l’espletamento di consulenza autoptica. il cui esito contribuiva a tracciare compiutamente e dettagliatamente la dinamica degli eventi, con conseguente richiesta di provvedimento cautelare nei confronti del Fasulo e successiva emissione della relativa ordinanza da parte del gip.