Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione del Vomero, dopo le segnalazioni pervenutegli da alcuni residenti sulla possibile ripresa delle attività per la pedonalizzazione di via Filippo Cifariello, strada del quartiere Vomero che collega via Bernini con via Alvino, torna ad occuparsi di dell'emblematica vicenda che trae origine da una vecchia delibera della Giunta comunale partenopea, assunta nel lontano ottobre del 2017, circa sette anni fa, la quale prevedeva appunto l'istituzione di un'area pedonale urbana nella strada in questione, nel solo tratto però compreso tra il civico 14/A e la confluenza con via Bernini, lasciando in vigore la zona a traffico limitato, che attualmente vige per tutta l'arteria, nel tratto tra il civico 14/A e la confluenza con via Enrico Alvino.
"Un provvedimento del quale si è chiesto da tempo la revoca - afferma Capodanno - Infatti esso trae origine da una petizione che, nell'atto deliberativo citato, si sostiene essere stata promossa dai residenti, attraverso un apposito comitato, aspetto che contrasta apertamente con il dato che la maggior parte dei residenti invece si oppongono da sempre alla pedonalizzazione della strada in questione.
In un paese democratico, dove è auspicabile che addirittura s'incentivino forme di partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, sarebbe assurdo attuare un provvedimento di viabilità di questo genere senza ascoltare la voce dei residenti, che verrebbero fortemente penalizzati dalla chiusura con paletti del tratto di strada in questione, peraltro senza risolvere nessuno dei problemi concomitanti alla realizzazione di un'area pedonale ai fini di migliorarne la vivibilità e l'arredo urbano, principalmente con la creazione di apposite aree per la sosta in zone limitrofe.
Peraltro - puntualizza Capodanno - stiamo parlando di una strada storica, particolarmente cara non solo ai vomeresi ma a tanti napoletani.
Infatti, come riportato nel libro "Le strade del Vomero" di Antonio La Gala, via Filippo Cifariello rappresenta l’unico tratto rimasto dell'antica strada vomerese che, partendo da Via Belvedere, proseguiva lungo via del Torrione san Martino arrivando a Castel S. Elmo. Una delle poche strade del quartiere collinare che presenta ancora la pavimentazione in pietra lavica. Al centro di questa stradina, di poche centinaia di metri, si trova, tra l'altro, la chiesa, con il convento, di San Gennariello al Vomero, nota anche come Piccola Pompei, costruita nel 1513. Dunque la più antica delle tre chiese che nel quartiere collinare sono dedicate al Santo Patrono, in ricordo del primo miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, miracolo che si racconta sia avvenuto nei pressi, durante la traslazione delle reliquie del santo da Pozzuoli a Napoli.
Negli anni scorsi - ricorda Capodanno -, pure al fine di salvaguardare l'antica stradina, priva peraltro di marciapiedi, fu istituita una zona a traffico limitato, come si legge su una palina segnaletica presente all'incrocio con via Bernini.
Un altro segnale impone il divieto di sosta su ambedue i lati della carreggiata e per 24 ore, con la rimozione con il carro attrezzi. Ma a causa della mancanza dei necessari costanti controlli, lungo l'intera arteria si osservano auto parcheggiate, anche in seconda fila, costringendo peraltro i passanti a delle vere e proprie gimcane, dal momento che, in mancanza dei marciapiedi, non si è mai provveduto alla realizzazione di un percorso pedonale protetto su almeno uno dei due lati della strada. Una situazione di degrado e di abbandono che è stata più volte segnalata agli uffici competenti, senza che però risulti che siano stati posti in atto gli interventi tesi ad eliminare i problemi evidenziati attraverso le verifiche e i controlli richiesti.
E' di tutta evidenza - conclude Capodanno - che l'istituzione di un'area pedonalizzata nella suddetta strada renderebbe estremamente difficile se non impossibile la vita dei residenti, a ragione della movida violenta e fracassona che si potrebbe determinare, fino a notte inoltrata, per la presenza di pubblici esercizi, adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande, così come purtroppo si sta verificando da tempo in altre strade e zone del quartiere collinare e dell'intera città, notoriamente afflitte da siffatti problemi ".