di Paola Iandolo
Devastazione stadio Partenio: il pg ha chiesto la conferma delle condanne per tutti gli imputati. Tutti erano stati condannati dal tribunale di Avellino, in primo grado, a pene dai tre ai nove anni di reclusione per devastazione e saccheggio. Il Tribunale di Avellino in primo grado aveva disposto anche il risarcimento, per 120 mila euro, in favore del Comune di Avellino, di 10 mila euro per l’associazione di volontariato Misericordia che prestava servizio in campo, 8 mila euro per ognuno dei carabinieri e agenti di Polizia rimasti feriti negli scontri. Il processo di secondo grado è stato poi rinviato al 21 giugno quando è prevista la discussione e la sentenza di secondo grado per tutti i giovani coinvolti nell’inchiesta aperta sui disordini, devastazione e saccheggio all’impianto sportivo di Avellino avvenuto il 20 settembre del 2003.
La ricostruzione
Quella sera si concluse nel peggiore dei modi, perché perse la vita Sergio Ercolano, tifoso del Napoli di soli 19 anni. Quella sera c'erano quasi 30.000 spettatori al Partenio, stadio stracolmo, entusiasmo a mille. Anche da Napoli giunsero tantissimi tifosi, in molti di più rispetto alla capienza della Curva Nord assegnata ai partenopei. Nel tentativo di ingresso al Partenio, il giovane tifoso del Napoli, Sergio Ercolano, cadde dopo aver sfondato una tettoia di plexiglass e precipitando nei locali della palestra comunale dopo un volo di oltre 20 metri. Soccorrere tempestivamente il giovane fu davvero difficile. Sergio Ercolano arrivò in condizioni gravissime all’ospedale Moscati di Viale Italia e morì 2 sere dopo il derby mai disputato: il 22 settembre 2003. Il procedimento nato sulle presunte responsabilità legate alla morte del giovane fu archiviato.