Avellino

"In tutti questi anni trascorsi insieme abbiamo apprezzato la tua elevata professionalità, caratterizzata da una straordinaria dedizione al lavoro, svolto con impegno continuo e costante. Sincere congratulazioni per l’importante traguardo raggiunto con l’augurio di realizzare tutto ciò che per l’avvenire desideri… i tuoi colleghi”. Queste le parole scelte dai colleghi poliziotti di Avellino, per la targa ricordo consegnata questa mattina all'assistente amministrativo Antonio Costanza, che dopo 42 anni di servizio, ha raggiunto l'atteso traguardo della pensione. La carriera di Antonio Costanza, affettuosamente conosciuto come “Tonino” dai suoi colleghi e amici, è stata lunga e ricca di esperienze significative. “Sono 42 anni e 6 mesi che sono a servizio dell'amministrazione della pubblica sicurezza. Quasi 43 anni di servizio e in questi giorni mi scorrono nella mente i miei anni di lavoro, i colleghi, le storie, i questori che ho affiancato e che sono diventate persone importanti nella mia vita, in alcuni casi amici”, ha dichiarato Costanza durante la cerimonia di congedo. Il suo viaggio professionale è stato costellato da brillanti successi. “Proprio oggi riguardavo la mia agenda, che conta 1200 contatti. Sono frutto di anni di lavoro, che spero tornino utili a chi mi sostituirà, nella gestione importate di relazioni ed eventi del questore. “Nel corso della sua carriera, Tonino ha lavorato con ben 15 questori, tra cui figure di rilievo come Papa, Bracco, Bevilacqua, De Iesu e Terrazzi, partendo da De Stefano. “Per ultimo Picone, con il quale purtroppo l'ho lavorato soltanto due mesi”, ha ricordato con un pizzico di rammarico. La sua disponibilità e il suo spirito di collaborazione non si esauriranno con il pensionamento: “Sarò disponibile per il futuro per dare tutto il mio apporto possibile in ogni circostanza”, ha affermato con determinazione. L'affetto e la stima che i colleghi di Costanza nutrono per lui sono emersi chiaramente dai numerosi messaggi ricevuti dalla Questura. “A chi prenderà il mio posto, auguro tutto il bene possibile, sarò pronto a dargli una mano perché non si abbandona nessuno. E gli faccio un grande in bocca al lupo”. Queste parole riflettono non solo il suo impegno professionale, ma anche la sua grande umanità. “Sono particolarmente emozionato. Ricordo il concorso superato, gli 11 anni di lavoro a Roma, il trasferimento ad Avellino, il ritorno a casa. 15 questori ho affiancato solo nel capoluogo irpino. Ho lavorato sempre dietro le quinte, ma ho seguito in prima persona con tanto impegno ogni situazione, come responsabile della segreteria del questore. Oggi rivolgo un affettuoso saluto anche ai tanti giornalisti con cui ho collaborato, come portavoce della questura di Avellino. Sono state relazioni importanti e fondanti per la comunicazione della questura di Avellino”.