La senatrice del Movimento Cinque Stelle e componente del Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili M5S, Anna Bilotti, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministro della Giustizia per affrontare le gravi disparità di genere emerse nel concorso pubblico finalizzato all'assunzione di 411 vice ispettori del Corpo di Polizia Penitenziaria. Tale procedura ha evidenziato, infatti, una distribuzione dei posti fortemente sbilanciata a favore degli uomini, ai quali sono stati riservati 378 posti, a fronte dei soli 33 riservati alle donne. Anche il sistema di valutazione è risultato sbilanciato, rendendo più difficile per le candidate femminili raggiungere l'idoneità e conseguire l'assunzione. Il paradosso è che, a seguito dell'insufficienza di candidati maschili idonei – spiega la senatrice Bilotti - 38 posti sono risultati vacanti ed è stato emanato un provvedimento che prevede la cessione di tali posti alle donne, ampliando il numero di vincitrici da 33 a 71. Tuttavia, restano ancora 64 donne idonee in graduatoria per le quali non sono chiare le intenzioni dell'amministrazione penitenziaria». Di qui la richiesta, contenuta nell’interrogazione, di procedere con lo scorrimento della graduatoria finale del concorso, permettendo così a tutte le candidate idonee di partecipare al corso assieme ai colleghi di sesso maschile già vincitori e di adottare misure concrete per eliminare le disparità di trattamento di genere nei futuri concorsi pubblici del Corpo di Polizia Penitenziaria, per le qualifiche rispetto alle quali tale decisione sia appropriata. «È inaccettabile – aggiunge la senatrice - che nel 2024 ci troviamo ancora a dover affrontare disparità di genere così evidenti nei concorsi pubblici, per delle qualifiche che non svolgono funzioni di vigilanza all’interno delle sezioni detentive, riservate al ruolo degli agenti e assistenti. Ci troviamo di fronte ad una discriminazione palese e ingiustificabile contro le donne. La parità di genere non è solo un diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione e dalle normative europee, ma è anche una questione di giustizia e progresso sociale. Non possiamo permettere che decisioni amministrative e legislative continuino a perpetuare queste disparità. Chiedo al Ministro della Giustizia di intervenire immediatamente. È tempo che l'Italia dimostri un vero impegno verso l'uguaglianza di genere, non solo a parole ma con azioni concrete. Dobbiamo costruire una società in cui uomini e donne abbiano le stesse opportunità di contribuire e prosperare».
Bilotti a Nordio: disparità di genere nei concorsi per la penitenziaria
La senatrice salernitana ha presentato un'interrogazione
Redazione Ottopagine