Benevento

“Al porto di Salerno come al Brennero ed in qualsiasi altro luogo del Paese in cui si provi ad importare prodotti agroalimentari che di italiano hanno solo il nome”. E’ così che Gennarino Masiello, presidente provinciale nonché Vice Presidente Nazionale Coldiretti, dà conto dell’iniziativa cui l’organizzazione ha dato vita partecipando, con almeno un centinaio di agricoltori sanniti, all’azione di protesta contro la nave proveniente dalla Cina carica di pomodori. A guidare la delegazione della Coldiretti di Benevento, il direttore provinciale Gerardo Dell’Orto. “Non potevamo non esserci. Siamo qui, insieme con tanti nostri imprenditori provenienti da ogni anglo del Paese, per impedire che si consumi un danno, sotto ogni profilo, alla nostra economia, ai nostri concittadini”.

Certo, con un’invasione di “oro rosso” cinese si rischia seriamente di mettere in ginocchio uno dei prodotti simbolo della Dieta Mediterranea. “Si creano le condizioni – sottolinea Masiello – di assestare un colpo mortale ad un prodotto che ha reso grande l’agroalimentare del nostro Paese e che ha le sue più solide radici nel Sud in generale ed in Campania in particolare”. Quella di Salerno, è un’altra tappa del percorso che la Coldiretti ha intrapreso per la tutela, a 360 gradi, del prodotto nazionale contro ogni “Fake italian food”. “Continueremo su questa strada – afferma il presidente – con determinazione e convinzione crescenti, sino a quando non saranno adottate tutte le misure che abbiamo chiesto alla Comunità europea a tutela dei nostri imprenditori del settore primario dell’economia. Basta con questo “italian sound” che non offre le dovute garanzie a tutela della salute dei consumatori e sferra un colpo, che può diventare esiziale, alla nostra economia”.