La Russia 'compra' soldati in Africa, l'Ucraina si prepara a mandare i primi detenuti al fronte. La guerra, in corso da oltre 2 anni, costringe Mosca e Kiev a soluzioni alternative per puntellare i rispettivi eserciti. I due paesi partono da posizioni diverse: la Russia ha a disposizione un bacino sterminato se paragonato a quello dell'Ucraina. Le perdite, però, non possono essere ignorate e la strategia che prevede spesso 'attacchi a ondate' lascia il segno.

Mosca, secondo l'intelligence ucraina (Gur), ha intensificato le attività per reclutare mercenari in Africa, offrendo uno stipendio mensile di circa 2200 dollari a chi accetta di volare al fronte per combattere. Le operazioni sono in corso in particolare in Rwanda, Burundi, Congo e Uganda. Il ministro della Difesa avrebbe creato un'unità speciale per il reclutamento. I mercenari africani riceverebbero un bonus iniziale di 2000 dollari per firmare il contratto, che prevede uno stipendio da 2200 dollari, assicurazione sanitaria e passaporto russo.

I soldati reclutati in questo modo, afferma il Gru, sono destinati ad essere utilizzati come 'carne da cannone' nelle offensive condotte dalla Russia. Il copione sarebbe già stato utilizzato con migliaia di nepalesi, arruolati e schierati in prima linea nel conflitto. Sono documentati anche i casi di cittadini indiani che, volati in Russia con la prospettiva di trovare un lavoro, si sono ritrovati nelle zone caldissime del conflitto.