La condanna con rito abbreviato a pene tra i 4 e 13 anni. L'ha chiesta il pm Francesco Sansobrino per quattro dei cinque imputati - l'altro ha scelto il giudizio ordinario - nel processo nato dall'inchiesta della guardia di finanza sui concorsi per l'accesso alle forze dell'ordine.
In particolare, il rappresentate della pubblica accusa ha proposto 13 anni per Claudio Balletta (avvocato Bruno Naso), 69 anni, di Roma, del Dipartimento dei vigili del fuoco, 10 anni e 4 mesi per Antonio De Matteo (avvocato Antonio Leone),72 anni, di Benevento, funzionario in pensione dei vigili del fuoco, 6 anni e 2 mesi per Giuseppe Sparaneo (avvocato Domenico Chindamo), 55 anni, funzionario dei vigili del fuoco, di Benevento, al quale ha riconosciuto l'attenuante della collaborazione (“Ha confessato ciò che non poteva negare ed ha anche indicato le somme incassate dall'associazione: un dato che ci ha permesso di procedere ad un ulteriore sequestro”) e 4 anni e 4 mesi per Vito Russo (avvocato Vincenzo Sguera ), 42 anni, di Benevento, carabiniere in forza a Roma, che risponde solo di corruzione, a differenza degli altri, ai quali è addebitata anche l'associazione per delinquere.
Sansobrino ha affidato ad una memoria di 13 pagine le sue conclusioni, passate in parte in rassegna nel corso di una requisitoria andati avanti per oltre 40 minuti. Un lasso di tempo impiegato per esprimere le sue certezze (“La percezione di denaro a fronte delle promesse di incidenza sulle prove concorsuali non può essere messa in dubbio”), additare le “condotte dei pubblici ufficiali che hanno svilito la loro funzione” ed evidenziare “la presenza di un funzionario corrotto che è rimasto ignoto”.
Nel mirino “i concorsi per polizia, guardia di finanza, carabinieri e vigili del fuoco, la compravendita dei quiz”, il ruolo di Balletta come pubblico ufficiale, al quale “Sparaneo e De Matteo consegnavano una quota dei soldi ricevuti”, il “mercato delle pennette con la banca dati che solo durante il lockdown ha fruttato 200mila euro, con un vantaggio temporale, illecito, per i privati corruttori, che avevano a disposizione le domande prima che venissero pubblicate”.
113 i presunti beneficiari, il 26 giugno l'udienza preliminare. Mentre il 16 luglio inizieranno le arringhe delle difese, che proseguiranno a settembre. Per le parti civili gli avvocati Giuseppe Di Sirio (per i ministeri dell'Interno e della Difesa) e Alfredo Lo Pilato ( per il Conapo, un sindacato dei vigili del fuoco).