"Guardate: c'è già un'aria di frociaggine in giro che non fa bene. C'è una cultura odierna dell'omosessualità rispetto alla quale chi ha un orientamento omosessuale è meglio che non sia accolto" in seminario perché "è molto difficile che un ragazzo che ha questa tendenza poi non cada perché vengono pensando che la vita del prete li possa sostenere ma poi cadono nell'esercizio del ministero".
Sono queste le parole precise pronunciate dal Papa, nell'incontro di lunedì scorso a porte chiuse con i Vescovi italiani che certamente hanno fatto "sussultare" gli stessi vescovi, come confermano loro stessi, ma che il Pontefice ha utilizzato per mettere in guardia i presenti sul fatto che quello che per la cultura di oggi sembra la cosa più normale, per il ministero ordinato non lo è, esponendo i giovani al rischio di "cadere". L'espressione colorita e sicuramente irrituale per un Pontefice era stata anticipata dal sito Dagospia.
Il Pontefice, come confermato da alcuni vescovi presenti all'incontro a porte chiuse, ha utilizzato l'espressione rispondendo ad una ulteriore domanda di un paio di vescovi che, forti della Ratio sui seminari che lo scorso novembre ha portato l'Assemblea ad approvare una mozione favorevole all'accoglienza nei seminari per chi ha tendenze omosessuali, hanno fatto notare la circostanza al Papa che già si era espresso con il no all'ingresso in seminario per i giovani preti con tendenze omosessuali.