Amen. De Laurentiis ha dato finalmente mandato a Giovanni Manna di chiudere l’accordo con Antonio Conte. Il presidente del Napoli avrebbe deciso di dare il via libera, era ora. Rotti gli indugi, e pronti per una grande operazione economica. Possibile con gli introiti della futura cessione di Osimhen e sostenibile in futuro soprattutto se si tornerà subito in Champions. Le cifre sono importanti: otto milioni a stagione (bonus compresi, tutti mediamente alla portata) per tre anni. Non si tratta di un accordo chiuso dopo una trattativa estenuante, né frutto di vari “tentativi”. Questa è la proposta che De Laurentiis fece all’allenatore pugliese a novembre, quando esonerò Garcia e fece di tutto per portare Conte a Napoli. Una maxi offerta, con ingaggio record (anche più alto di Ancelotti, che guadagnava 6.5 milioni l’anno per un biennale con opzione). Il presidente del Napoli era convinto di strappare il sì dell’ex tecnico del Tottenham, che invece rifiutò. “Non prendo squadre in corsa, non mi va. non mi piace”. Però Conte diede la disponibilità a prendere gli azzurri a giugno. Ovviamente, non c’è bisogno di specificarlo, alle stesse condizioni. De Laurentiis non poteva (e non ne aveva motivo) di ridurre la proposta. Vero che nel frattempo il Napoli ha buttato la Champions, ma è anche vero che l’ex tecnico di Inter e?Juve porta garanzie incompatibili con “saldi” di fine stagione. Né tantomeno si svende.
Lunghe settimane di riflessione in casa azzurra, di attente valutazioni. Conte e Gasperini “prime” scelte, con Pioli e Italiano sullo sfondo. Il presidente aveva pure accarezzato l’idea di un allenatore emergente: lo stesso Italiano, ma anche Palladinoo Gilardino. Poi il tracollo totale della sua squadra lo ha indotto a puntare su un nome forte. Gasperini, sponsorizzato da Manna e con costi mediamente quasi dimezzati, che prima ha ammiccato, poi ha deciso di rimanere a Bergamo. Pioli non convince il nuovo ds. De Laurentiis vole dare importanza e responsabilità a Manna. E quindi, così sia: il nuovo direttore sportivo azzurro (in pectore, non è stato ancora ufficializzato) ha il compito di chiudere il discorso. L’offerta è quella, bisogna solo ora sistemare i dettagli. Più che altro si lavora sullo staff: Conte costa perché ne ha uno numeroso e di grande qualità. Avrebbe chiesto al suo fianco sia un uomo che conosce l’ambiente (si parla di Ferrara) sia e soprattutto Lele Oriali con un ruolo dirigenziale che non vada a contrastare quello di Manna. Anche a questo De Laurentiis ha detto sì. Oriali sì, l’uomo che conosce l’ambiente forse. Non è una priorità. Poi la “lista” che Conte ha consegnato a Manna: conferme e arrivi. Ma prima serve il benedetto annuncio che tutti aspettano.